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Cronaca

Il basket ravennate piange la morte di Maurizio Ioli: "Era un ragazzo di grande umiltà"

Il ricordo del suo coach, Giorgio Brasini: "Generoso dentro e fuori dal campo, riusciva a dare sempre il suo contributo , pronto a dare una pacca a chi era giù o stava in panchina"

Il Basket Ravenna esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Maurizio Ioli, che ha vestito per nove anni la maglia giallorossa come giocatore tra gli anni ’70 e ’80. Riminese di nascita, Ioli è stato il primo non ravennate nella squadra guidata da coach Giorgio Brasini, fino ad allora composta solamente da giocatori della città.

“Maurizio era un ragazzo di grande umiltà, sempre disponibile a riconoscere il merito degli altri anche quando le cose le faceva lui – ricorda Brasini – Era un’ala piccola che all’occorrenza facevo giocare anche come lungo e, pur non dotatissimo dal punto di vista atletico, era il miglior rimbalzista della squadra grazie alla sua intelligenza cestistica e al gran senso della posizione. Generoso dentro e fuori dal campo, riusciva a dare sempre il suo contributo , pronto a dare una pacca a chi era giù o stava in panchina. I dialoghi tra lui e Drappelli mi riportano alla memoria lo spirito pungente, il sarcasmo intelligente di persone che erano più che amici e di un tempo che non c’è più”. Al fratello Luca, bandiera della pallacanestro giallorossa degli anni ’80, va il più sentito abbraccio del Basket Ravenna. 

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