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Cronaca

Il centro recapito postale di Faenza ha una nuova responsabile

Il centro di distribuzione di Faenza provvede alla consegna della corrispondenza a 15.437 numeri civici, cui corrispondono 26.054 famiglie e oltre 4.200 tra esercizi commerciali, uffici professionali e imprese

Marica Marini è la nuova responsabile del centro di recapito postale di Faenza. Laureata in economia e gestione aziendale, lavora in Poste Italiane dal 2008 e ha ricoperto finora varie mansioni di responsabilità nel settore dei servizi postali. Nel nuovo incarico guida l’attività di 39 addetti, fra portalettere e personale per le lavorazioni interne. Con una flotta composta da 4 “Free duck” (quadricicli elettrici), 12 autoveicoli, 7 motomezzi e una bicicletta, il centro di distribuzione di Faenza provvede alla consegna della corrispondenza a 15.437 numeri civici, cui corrispondono 26.054 famiglie e oltre 4.200 tra esercizi commerciali, uffici professionali e imprese, in un territorio suddiviso in 24 zone di recapito che, oltre a Faenza, comprende anche le frazioni di Cosina, Granarolo Faentino e Reda.

"E’ fondamentale per noi avere un dialogo costante con cittadini, amministrazioni e aziende nel territorio che serviamo - afferma la nuova responsabile - attraverso cui sviluppare e consolidare i rapporti per fornire nuovi servizi integrati e prodotti all’altezza delle aspettative". I portalettere del centro di recapito faentino di via Naviglio sono tutti dotati di palmare e pos, quindi in grado di accettare bollettini di pagamento, fare ricariche Postemobile e Postepay, accettare raccomandate (anche con avviso di ricevimento) destinate a tutto il territorio nazionale. Dopo l’acquisizione dei dati per la validazione con il palmare, si procede al pagamento inserendo la carta Postamat o Postepay, oppure le carte del circuito Cirrus/Maestro, nel lettore Pos che rilascia la ricevuta in duplice copia. La figura del “postino telematico” riveste anche un ruolo altamente sociale poiché il servizio offerto mira ad andare incontro in particolar modo alle fasce di cittadini più “deboli” (ultrasettantenni, portatori di disabilità o con difficoltà deambulatorie, donne in stato di gravidanza o con bambini di età inferiore ai due anni), i quali senza uscire di casa possono avere a disposizione un piccolo ufficio postale a domicilio.

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