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Cronaca Cervia

Il Comune di Cervia lavora per il dopo lockdown: allo studio sostegni per imprese e famiglie

L'amministrazione prorogherà la scadenza della prima rata dell’Imu e della Tari al 30 settembre, ma non può intervenire sulla quota di competenza dello Stato poiché solo il Governo può decidere in merito.

Il Comune di Cervia rivede il bilancio e lavora per il dopo lockdown. "L'amministrazione è ampiamente consapevole delle difficoltà che sta affrontando e affronterà nei prossimi mesi il sistema economico turistico della nostra città e sta lavorando su più fronti per essere pronti al post emergenza - spiegano dall'amministrazione - Anche il nostro Comune, come ogni azienda, subirà un pesante impatto finanziario negativo da questa drammatica situazione. Oltre all'aumento delle spese emergenziali e alla necessità di garantire comunque le spese per i servizi essenziali quali, tra le altre, quelle relative alla protezione civile, sanità, educazione, sicurezza pubblica, assistenza, trasporti e manutenzione del territorio, sono prevedibili minori entrate provenienti da Imu, Tari, imposta di soggiorno, addizionale Irpef e Tosap e dai proventi derivanti da parcheggi e contravvenzioni al Codice della strada. Tale situazione potrebbe portare il bilancio comunale a un disavanzo che nel peggiore dei casi è stimabile in diversi milioni di euro".

L'amministrazione, per limitare tale disavanzo, da un lato sta riprogrammando le spese sospendendo interventi non urgenti, dall'altro ha costituito un fondo a sostegno di imprese, lavoratori e famiglie di circa 800.000 euro, che saranno utilizzati in base agli indirizzi governativi del prossimo decreto atteso per fine aprile. "Inoltre, fra le innumerevoli iniziative assunte dal Comune di Cervia e sostegno di imprese e famiglie legate all’emergenza Coronavirus, daremo la possibilità a bar, ristoranti, esercizi commerciali di usufruire in forma gratuita di spazi pubblici nelle immediate vicinanze della propria azienda - spiegano - Questo consentirà ai gestori delle attività di organizzare il lavoro in sicurezza nel rispetto delle disposizioni sanitarie e di offrire un servizio ancora più qualificato e sicuro alla propria clientela. Nei prossimi giorni sarà disponibile una mappa delle aree, che potranno essere messe a disposizione. Per quanto riguarda i tributi, l'amministrazione prorogherà la scadenza della prima rata dell’Imu e della Tari al 30 settembre, ma non può intervenire sulla quota di competenza dello Stato poiché solo il Governo può decidere in merito. Riguardo alla Tari, con Hera spa l'amministrazione ha già chiesto di rivedere il piano economico finanziario con l'obiettivo di ridurre i costi relativi ai servizi che potrebbero non essere resi qualora l'emergenza proseguisse. Va specificato che il Comune ad ogni modo ha l’obbligo di preservare gli equilibri di bilancio a pareggio, e la riduzione delle imposte deve comunque evitare un calo insostenibile delle entrate per non generare un disavanzo di proporzioni incontrollate, che il Comune per le attuali leggi statali è obbligato a ripianare nei tre anni successivi".

L'amministrazione si riserva ulteriori interventi a favore delle famiglie e delle imprese sulla base delle misure di sostegno agli enti locali che saranno contenute nel decreto legge di prossima emanazione. "Siamo fiduciosi nel futuro perché la vocazione di “Cervia città aperta e sicura” ci troverà pronti. Renderemo fruibili in piena sicurezza e rispettando le regole, le pinete, i giardini, i parchi, tutto l’ambiente naturale e il nostro straordinario patrimonio verde. Ritorneremo a vivere i grandi spazi aperti della nostra città e ad godere della salubrità dei nostri immensi ambienti naturali, dove trascorrere di nuovo momenti di serenità".

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