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Cronaca Faenza

Il Comune di Faenza entra tra i gestori dell'Ente del Parco della Vena del Gesso

"L’ingresso di Faenza e di Imola porterà il Parco della Vena del gesso ad aumentare il proprio peso specifico e ad avere una maggiore autorevolezza sul palcoscenico regionale e nazionale"

Nel consiglio comunale di Faenza di giovedì verrà votata la richiesta di ‘Adesione del Comune di Faenza all’ente Parco Vena del Gesso’. L’argomento è stato presentato mercoledì mattina a Palazzo Manfredi dal sindaco di Faenza, Massimo Isola, dall’assessora al Turismo e Marketing, Rossella Fabbri, dall’assessore all’ambiente, Luca Ortolani e dal presidente dell’Ente Parco, Antonio Venturi.

“Si tratta - ha sottolineato il sindaco Isola - di un passaggio storico perché l’ingresso di Faenza e di Imola porterà il Parco della Vena del gesso ad aumentare il proprio peso specifico e ad avere una maggiore autorevolezza sul palcoscenico regionale e nazionale, portando in dote elementi e luoghi importanti che potranno aumentare le potenzialità di crescita economica, culturale e turistica”. “Con l’ingresso di Faenza nel Parco - ha invece detto l’assessore all’ambiente Luca Ortolani - non vogliamo estendere i confini degli ambiti protetti ma allargare al nostro territorio la valorizzazione dell’ambiente e delle biodiversità. Quando si parla di identità, emerge quale elemento comune tra i territori di molti comuni delle nostre zone, proprio il Parco della Vena del gesso. Questo vuol dire che l’Appennino, anche per noi che siamo in pianura, è un tratto identitario che rappresenta le nostre radici, etnografiche e di storia comune. Tra le iniziative già in programma, a novembre presenteremo la ‘Guida dei geositi’, sulla scorta di quanto già fatto già a Imola, dove verranno illustrati due luoghi importanti, i paleo alvei del Torrente Senio e le antiche cave di sabbie gialle di Oriolo dei Fichi, siti di grande valore ambientalistico”.

Di valorizzazione turistica attraverso i temi della sostenibilità ambientale ha invece parlato l’assessora Fabbri: "Vorremmo che la sostenibilità diventasse elemento chiave della identità, anche turistica, del nostro territorio. In quest’ambito è fondamentale il binomio ‘turismo e ambiente’. Faenza sotto questo aspetto diventa elemento strategico per la presenza di colline e calanchi, un territorio inconsueto che può diventare di grande attrattività per i turisti che sempre più spessi si muovono proprio alla scoperta di territori e panorami inconsueti. La partecipazione di Faenza nella gestione dell’Ente Parco diventa quindi strategica con diversi elementi di grande interesse e con grandi potenzialità turistica”.

A chiudere la conferenza è stato Antonio Venturi, presidente dell’ente che gestisce il Parco della Vena del gesso che ha sottolineato quanto l’ingresso nell’Ente di Faenza e Imola venga da lontano. “Faenza - ha detto Venturi - è alle pendici del parco, inimmaginabile quindi che ne restasse fuori. La mission è di creare una realtà con al proprio interno elementi collegati tra loro che possano attirare turisti alla ricerca di siti ambientalisti e sostenibili. Proprio sui questo fronte, esiste un flusso di visitatori provenienti dai paesi del nord Europa che apprezzano queste attrazioni”.

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