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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Cervia

Il Comune vince il contenzioso con la cooperativa per l'appalto dei servizi di accoglienza

Il Comune di Cervia aveva manifestato la propria disponibilità a garantire il servizio di accoglienza e la gestione dei servizi connessi per 50 cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale tramite gara

Il Comune di Cervia, a seguito di una circolare ministeriale del 2014, aveva manifestato tramite una delibera la propria disponibilità a garantire il servizio di accoglienza e la gestione dei servizi connessi per 50 cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale tramite gara. Il servizio doveva e deve essere espletato con la garanzia di forme di impegno civico e collaborazione con associazioni di volontariato per l’integrazione dei cittadini stranieri, mettendo a disposizione personale qualificato per la gestione del servizio stesso.

"Durante tale affidamento - spiegano dall'amministrazione di Cervia - presso la cooperativa aggiudicataria del servizio è stata disposta un'ispezione dell’Organismo di Valutazione della Prefettura di Ravenna, insieme alla dirigente competente Daniela Poggiali del Comune di Cervia, nel corso della quale erano emerse irregolarità nelle modalità di svolgimento dei servizi e inadempimenti che avevano portato alla risoluzione del contratto così stipulato da parte dell’amministrazione. Il Comune di Cervia, tramite il servizio legale interno con l’avvocato Silvia Medini, aveva già vinto la prima fase processuale in Tribunale, in quanto il giudice adito in sede di procedimento d’urgenza aveva confermato la risoluzione contrattuale comminata dal Comune. Successivamente la Cooperativa ex affidataria aveva richiesto al Comune copiosi danni a seguito dello scioglimento del contratto".

Il tribunale di Ravenna con sentenza n. 512/2019, ha respinto le istanze risarcitorie, confermando gli inadempimenti rilevati, "soprattutto considerato il settore particolarmente sensibile della “emergenza profughi” in cui gli stessi sono stati compiuti e le implicazioni politiche e di sicurezza, che hanno palesemente giustificato il ricorso da parte del Comune allo strumento contrattualmente prestabilito della risoluzione - concludono dall'amministrazione cervese - Il Tribunale quindi ha confermato la correttezza dell’operato del Comune, difeso sempre dall’avvocatura interna, respingendo il ricorso in quanto destituito di fondamento, come del resto già emerso in sede di procedimento ex art. 700 cpc, condannando la cooperativa al pagamento delle spese processuali".

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