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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Il covid si porta via un pezzo di storia della Romagna: Ravenna piange il Re del Liscio Raoul Casadei

Tanti i messaggi di cordoglio dal territorio Ravennate

Tutta la Romagna piange Raoul Casadei, il 're del liscio'. 83 anni, se lo è portato via il covid-19. Tanti i messaggi di cordoglio dal territorio Ravennate. "Con Casadei scompare un altro pezzo di Romagna che ha accompagnato l’Italia in questi ultimi 50 anni - afferma il vicesindaco di Ravenna, Eugenio Fusignani -. Raccogliendo il testimone di suo zio Secondo Casadei, Raoul ha contribuito a far conoscere la Romagna nel mondo, con l’allegria delle sue note e l’impegno del suo lavoro. Allegria e impegno che sono caratteristiche tipiche dei romagnoli".

"La sua orchestra ha portato le nostre tradizioni a varcare i confini delle aie nelle quali erano nate e delle balere di periferia dove si erano diffuse - prosegue Fusignani -. Era un amico di Ravenna, non solo per il legame con uno dei templi del liscio come la Ca’ del ballo di Borgo Faina, ma anche per le tante scuole di liscio presenti nel nostro comune.  Scuole con gruppi di ballerini che spesso hanno sede in quelle case del popolo che continuano, anche grazie a queste attività, a garantire quella socialità per le quali sono state costruite, come quelle legate alla trazione Mazziniana, oltre un secolo fa".

"Tra questi gruppi che si ritrovano nei nostri circoli, i quali restano momenti d’incontro irrinunciabili soprattutto nelle periferie e nelle frazioni, mi piace ricordare il “Gruppo folk italiano alla Casadei” del maestro Bruno Malpassi che, oltre portarne il nome, ha accompagnato per 27 anni l’orchestra di Raoul, facendo conoscere a tutti i nostri balli e le nostre fruste", prosegue.

"Tradizione danzante che rappresenta un unicum mondiale dal momento che nessuna regione del mondo può annoverare tre balli allacciati popolari come ha la tradizione romagnola - conclude -. Una tradizione che ha fatto divertire l’Italia, contribuendo ad unirla nella passione per la buona musica e per il ballo come festa di popolo. Anche per questo Raoul Casadei merita un posto nel giardino dei romagnoli che hanno fatto bene all’Italia e al buon nome della Romagna". 

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