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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il futuro di Lido di Dante? "Abbigliamento facoltativo su tutta la spiaggia"

Sono iniziati i focus group di "Il turismo che vorrei", destinati a raccogliere idee e proposte per riqualificare i lidi ravennati: tra queste quella di Fidenzio Laghi, ex presidente dell'associazione naturista emiliano romagnola

Sono iniziati lunedì i focus group rivolti alla cittadinanza di "Il turismo che vorrei", destinati a raccogliere idee e proposte per riqualificare i lidi ravennati. La discussione nei focus group di ciascun lido produrrà un rapporto che verrà poi reso pubblico e contribuirà ad essere parte del patrimonio informativo per il progetto di valorizzazione, insieme con le indicazioni dell’indagine di reputazione, l’audit degli stakeholder istituzionali e le proposte in corso di pubblicazione sulla piattaforma www.ravenna.ilturismochevorrei.it, dove finora hanno partecipato oltre 1.200 persone.

"La proposta che ho inviato per Lido di Dante ha lo scopo di incrementare notevolmente il turismo di questa località e sta nella valorizzazione del turismo naturista con la prospettiva futura di destinare tutto il Lido a questa nicchia turistica in forma "clothing optional" (abbigliamento facoltativo), disponendo di circa 1.500 metri di spiaggia balneabile - spiega Fidenzio Laghi, ex presidente dell'associazione naturista emiliano romagnola - Dal 1986 la spiaggia clothing optional inizia a destra dello sbocco dello stradello pinetale che parte dal Camping Classe o dalla strada bianca che attraversa la pineta parallela al mare. Ritengo che, come primo passo, la spiaggia frequentata dai naturisti sia da ampliare verso nord sino a poco prima del pannello di protezione a mare di un ulteriore tratto di circa 100 metri (attualmente poco frequentato dai bagnanti in costume), perché già ora i naturisti sono stretti come "sardine in scatola" e per fare spazio ad altri naturisti e dare la possibilità di poter accedere direttamente alla zona clothing optional dal Camping Ramazzotti. Nel tratto più a nord, antistante alla parte sud del Camping Ramazzotti, si dovrebbe costruire una struttura in legno intonata all’ambiente, per il ristoro ed i servizi igienici ma senza concessione di ulteriore spazio per chi lo gestirà, per porre servizi in spiaggia che deve rimanere libera. A nord, nel rispetto della legge regionale, va poi posta una divisione per non rendere visibile la spiaggia naturista per chi non vuole accedervi e un cartello con la scritta “Area con abbigliamento facoltativo (clothing optional)”. Un’altro cartello che informa della destinazione naturista della spiaggia va posto subito all’uscita dello stradello proveniente dalla pineta e un altro all’estremo accesso a sud".

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"Occorre poi vietare la possibilità di camminare sulle dune (per proteggerle e non solo) nel tratto subito dietro alla spiaggia e consentire solo due accessi per accedere alla spiaggia e poter circolare solo nello stradello parallelo al mare tra la pineta e la spiaggia - prosegue Laghi - Per quanto riguarda il Camping Classe, ritengo giusto e rispettoso nei riguardi degli ospiti che a lato del cancello che immette al sentiero verso la spiaggia venga data informazione che la spiaggia antistante è clothing optional, per consentire a coloro che non vogliono vedere persone nude di non accedervi ed entrare nella spiaggia tradizionale per una via posta più a nord. Un altro cartello informativo che segnala che il sentiero in questione porta all’area clothing optional andrebbe posto dal Comune sulla spiaggia alla fine dello stradello pinetale e un altro prima della sbarra posta all’inizio a nord della pineta Ramazzotti.
Ovviamente la spiaggia dovrebbe essere dotata di bagnino di salvataggio, di pulizia e posa di bidoni per i rifiuti. Tutto ciò se si vuole aprire la località a un turismo di nicchia che inizi a frequentare in aprile e che arrivi all’inizio di ottobre, non solo in forma a prevalenza pendolare, ma anche stanziale, se sono presenti i necessari servizi e regole chiare. Occorre anche che ci sia la possibilità che ora manca di poter accedere anche per le persone disabili con carrozzina e ai bambini con i giochi che devono poter trovare lo spazio subito all’inizio della spiaggia".

progetto dune e turismo Bassona-3

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