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Cronaca

Il geologo Amato presenta il suo libro sulla storia dei terremoti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Venerdì 18 novembre sarà a Lugo Alessandro Amato, geologo e dirigente di ricerca presso l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), dove ha diretto il Centro Nazionale Terremoti. Presenterà il libro "Sotto i nostri piedi" (Torino, Codice Edizioni 2016) alle ore 21, presso il salone Estense in Rocca. Un argomento di tragica attualità. "Un libro- conferma Amato- che parla di un viaggio attraverso la storia dei terremoti e dei tentativi di prevederli". Amato è stato membro della Commissione Grandi Rischi e ha studiato i principali terremoti italiani, pubblicando decine di articoli su riviste nazionali ed internazionali. Il terremoto purtroppo è di grande attualità e, dopo aver colpito gran parte del centro Italia, si è fatto tristemente risentire in Nuova Zelanda con l'altissimo rischio tsunami. Fortunatamente in quella zona lontana del mondo poche vittime ed un centinaio di feriti ma anche lì, pur essendo l'epicentro a terra, l'estensione della faglia ha interessato anche i fondali dell'Oceano generando uno tsunami tutto sommato "contenuto". E quando il sisma colpisce le popolazioni nella notte i rischi aumentano e le persone, spesso colte nel sonno, soccombono di fronte alla violenza degli smottamenti della terra e non riescono a mettersi in salvo. Dalla faglia di Sant'Andrea alla Cina, fino alla devastazione de L'Aquila del 2009: quello affrontato nel libro "Sotto i nostri piedi" è un viaggio attraverso i terremoti.

Oltre ad approfondire i meccanismi che generano sismi nel libro Amato parla di "un viaggio attraverso 2.000 anni di storia dei terremoti e dei tentativi di spiegarli e prevederli. Una storia fatta di scoperte, leggende, miti e bufale oltre che di scienziati, di filosofi, letterati, preti e poeti .Tante le curiosità, come quelle sui terremoti e il modo in cui certe credenze popolari vadano "in cerca di segnali premonitori nel comportamento degli animali, che siano rospi, serpenti, cani e uccelli". Non mancano, poi, figure che "hanno riempito le pagine dei giornali con interminabili polemiche sulla previsione dei sismi". Il sismologo racconta le tante bufale, come quelle che vedono presunti legami tra la rottura di una faglia e la presenza di nuvole, comete, antenne e trivelle. Accanto a questi aspetti il libro affronta con un linguaggio scorrevole l'evoluzione delle conoscenze scientifiche relative alle scosse telluriche. "Si tratta di una storia di scienza - ha osservato Amato - in cui si spiega perché i ricercatori non sono ancora in grado di prevedere i terremoti, ma anche di come si possono affrontare cercando un modo di difesa". E alla prevenzione Amato dedica uno spazio importante, dai consigli su come comportarsi alla vicenda che dopo il terremoto de L'Aquila ha visto i ricercatori in Tribunale, sul banco degli imputati. Alla fine di ogni sisma c'è sempre qualcuno che lo aveva previsto: i Maya, il cane dei vicini. "Chi prevede non si fida della scienza, ma crede che i rospi fuggano prima dei terremoti, che la Nato e le trivelle possano scatenarli, che gli scienziati sappiano prevederli ma non lo dicano perché… "odiano vincere i premi Nobel". Per orientarsi in questo groviglio di scienza e pseudoscienza, "sotto i nostri piedi" accompagna il lettore in un viaggio attraverso la storia dei terremoti e dei tentativi di prevederli, costellata da tanti fallimenti. Storie di scienziati e filosofi (si va da Aristotele a Kant), di terremoti e terremotati (dalla Cina alla Russia, dalla California all'Aquila), di strane teorie e personaggi se non altro pittoreschi. Fino ai più recenti passi avanti compiuti dalla ricerca sismologica. "Se non consentono ancora la previsione ci offrono però "la conoscenza e gli strumenti per una fondamentale riduzione del rischio".

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