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Cronaca Faenza

Il loro 'nido d'amore' era la centrale dello spaccio: arrestati due fidanzati

Spaccio di droga: per questo motivo due fidanzati, J.S., 26enne di Casola Valsenio e il fidanzato E.M.E.G., marocchino non in regola con il permesso di soggiorno, sono stati arrestati nei giorni scorsi dalle forze dell’ordine

Il loro “nido d’amore” era anche la centrale dello spaccio della droga. Per questo motivo due fidanzati, J.S., 26enne di Casola Valsenio e il fidanzato E.M.E.G., marocchino non in regola con il permesso di soggiorno, sono stati arrestati nei giorni scorsi dalle forze dell’ordine. Tutto era nato nelle scorse settimane quando le forze dell’ordine di Faenza dopo alcune segnalazioni hanno focalizzato l’attenzione su alcuni luoghi della città deputati allo spaccio di stupefacenti. 

DUE VECCHIE CONOSCENZE - Da quelle segnalazioni e con ore e ore di pedinamenti e osservazioni, il personale aveva notato più di una volta un’auto sospetta con al volante una donna con una vistosa capigliatura bionda, sempre insieme allo stesso ragazzo. Da un'analisi più approfondita i militari hanno appurato che al volante dell'auto c'era una loro “vecchia” conoscenza: una ragazza originaria di Casola Valsenio coinvolta in vicende di droga già da quando era minorenne. Nel suo curriculum anche alcuni arresti in flagranza di reato e successive condanne. Anche la persona accanto non è risultata per nulla uno sconosciuto: si trattava di un giovane originario del Marocco, già “sotto la lente” poiché ritenuto molto attivo sulla “piazza” faentina del consumo e lo spaccio di droghe. 

LE INDAGINI - Nel corso delle indagini, l'auto dei due è stata notata più volte sempre in una strada della città, tra viale dello Stradone e viale Marconi, dove erano stati visti entrare in una palazzina: successivamente era stato individuato un appartamento all’ultimo piano dove puntualmente venivano accese le luci dopo il loro ingresso. Sono stati giorni di appostamenti e pedinamenti, fatti di “giri viziosi” attraverso le vie del centro storico di Faenza dove i militari alle volte sono stati costretti a lasciare che l'auto si allontanasse per non essere scoperti. Spesso i due facevano tappa anche a Forlì per dei fugaci incontri decisamente “sospetti”. Infatti venerdì pomeriggio, dopo i “soliti” giri a Faenza, i carabinieri hanno notato che l'auto dei fidanzati ha imboccato la via Emilia per la città mercuriale. I militari hanno seguito la coppia sino alle porte della città, poi per evitare di essere riconosciuti sono stati costretti ad abbandonare la presa e si sono quindi appostati lungo la via Emilia convinti del loro ritorno a Faenza come già era accaduto altre volte.

IL BLITZ - Un effetti la pazienza è stata premiata in quanto dopo qualche ora, l'auto dei due fidanzati è ripassata, diretta a Faenza. Quindi è ricominciato il pedinamento fino alla solita palazzina dove erano stati visti entrare più volte. E’ proprio lì che è scattato il “blitz”: presi, sono stati accompagnati in caserma. Evidentemente preoccupati per quel controllo, i due giovani hanno dichiarato di essere fidanzati e di trovarsi a Faenza solo per salutare alcuni amici, indicando come loro abitazione un recapito di Casola Valsenio, presso i genitori della ragazza. Il giovane originario del Marocco oltre a risultare clandestino aveva addosso oltre 300 euro in contanti ed alcuni mazzi di chiavi. A quel punto i militari sono ritornati nella strada dove i due avevano fermato l'auto e con le chiavi che il giovane portava con sé hanno aperto il cancello e poi il portone, infine la porta d'ingresso della casa all'ultimo piano. Nel perquisire l’abitazione, le forze dell’ordine hanno prima trovato alcuni flaconi di metadone, due bilancini elettronici, ritagli di cellophane ed altro materiale per confezionare le dosi di droga, fra cui un coltellino con la lama sporca di una sostanza granulosa. Poi nella camera da letto è stato trovato nascosto in un cassetto un involucro contenente circa 30 grammi di cocaina ed un portafogli con quasi 3mila euro in contanti, somma ritenuta provento dell’attività di spaccio. 

L’ARRESTO - I due sono così stati arrestati per “detenzione illecita di stupefacenti in concorso”. Il pubblico ministero di turno ha fissato la direttissima per la mattinata odierna, quando i due sono stati portati in tribunale a Ravenna dinanzi al giudice Monica Zavatti, che ha convalidato l'arresto. L’avvocato Carlo Benini, difensore della coppia di fidanzati, ha chiesto i termini a difesa. In attesa dell'udienza, il giudice ha rimesso il giovane in libertà mentre per la ragazza ha disposto l'obbligo di dimora con permanenza notturna nella casa dei familiari a Casola Valsenio.

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