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Cronaca Faenza

Il molino "trecentenario" si espande e cambia sede

Il trasferimento in un'area vicina all'autostrada risponde anche alle nuove esigenze della logistica e dei trasporti, per un'azienda aperta ai mercati in una dimensione europea

L’azienda Molino Naldoni è fortemente radicata nell’economia romagnola. Gli investimenti effettuati negli ultimi anni hanno consentito l’innovazione di strutture e prodotti facendo raggiungere all’azienda importanti traguardi, ma soprattutto aprendole ulteriori possibilità espansive per nuovi obiettivi.
Il più importante risultato aziendale è il cambiamento della sede operativa e legale, passata dagli storici locali di Marzeno alle nuove strutture di via Pana, a lato dell’autostrada presso il casello di Faenza. Trasferimento che continua la tradizione di famiglia: in trecento anni di attività la famiglia Naldoni ha precedentemente lavorato in cinque diverse strutture sempre nel comprensorio faentino. Il trasferimento in un’area così prossima all’autostrada risponde anche alle nuove esigenze della logistica e dei trasporti, per un’azienda aperta ai mercati in una dimensione europea.

Nel nuovo stabilimento di via Pana, attivo dallo scorso mese di agosto e inaugurato ufficialmente con una iniziativa in programma domenica su una superficie di 20.000 metri quadrati, vi è un’ampia area coperta che comprende oltre ai 500 metri quadrati di uffici anche i 3.100 metri quadrati dell’area destinata all’impianto molitorio, 2.500 metri quadrati di magazzino e 700 metri quadrati dell’impianto di confezionamento. Complessivamente lo sviluppo dell’area aziendale è notevole, se si calcola che nel precedente impianto di Marzeno l’area coperta era circa un terzo rispetto all’attuale. Nel nuovo stabilimento è già operativo l’impianto di confezionamento automatico, le fariniere, il carico alla rinfusa di farine, il laboratorio ricerca e sviluppo e l’ area di stoccaggio grano con impianto di scarico e carico composta da 5 silos con fossa di ricevimento. Il capannone per l’impianto molitorio è già pronto mentre l’impianto per la molitura dei grani è da costruire. Questa parte di attività è ancora svolta a Marzeno, dove è rimasto anche il collegato laboratorio di analisi e controllo.

Altro successo aziendale, consolidato in questi anni, è quello della innovazione del prodotto, ovvero la realizzazione di un catalogo completo di farine dove, accanto ai prodotti tradizionali, vi sono le miscele speciali come le farine biologiche, i semilavorati per pani speciali, le farine con tracciabilità di filiera, quelle da grani antichi e quelle di altri cereali. Uno dei prodotti innovativi introdotti negli ultimi anni è stato il marchio delle Farine del Passatore ottenute dalla molitura di una miscela di grani teneri prodotti in aziende agricole che insistono esclusivamente sul territorio romagnolo. A testimoniare questa continua innovazione c’è un nuovo prodotto, che sarà presto in  lavorazione, basato su cinque nuove farine con un grano al 100% italiano di cui il nome Italica è chiaramente evocativo. Il rafforzamento di tutte le attività produttive ha portato l’azienda ad avere in catalogo oltre quaranta tipi diversi di farine, adatte per ogni esigenza, con vendita giornaliera di 180 tonnellate di farine.
Significativamente ancorato alla realtà locale è però la principale attività aziendale, con la vendita di farine fortemente legate al mondo della piadina romagnola. Forte è anche la presenza in diversi settori della panificazione come le pizze, i grissini e il pane. La realtà odierna vede complessivamente impegnati in azienda venti lavoratori dipendenti, ma la tendenza è quella della crescita anche occupazionale confortata dalla recente nomina di un direttore area manager. Anche il mercato estero sembra confermare la crescita, grazie anche all’assidua partecipazione a fiere internazionali e alle possibilità di espansione, legate al mercato di farine richieste da hotel, ristoranti e catering.

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