rotate-mobile
Cronaca

Il presidente Mattarella dona una targa per celebrare il Ravenna festival

La fondatrice Cristina Mazzavillani Muti: "Il riconoscimento del presidente Mattarella non solo premia il Festival, ma anche la città che lo accoglie; non solo chi lavora al festival, ma anche il pubblico"

Quale migliore auspicio per l’apertura della 28esima edizione del Ravenna Festival? Mentre il Teatro Alighieri ferve delle energie creative dei giovani che hanno risposto alla chiamata di Cristina Muti; mentre la città si prepara a intraprendere il viaggio nei paesaggi della Commedia con Marco Martinelli ed Ermanna Montanari e sta per rinnovarsi il doppio appuntamento quotidiano con Giovani artisti per Dante e Vespri a San Vitale, è giunto inatteso e graditissimo il premio di rappresentanza che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto destinare al Festival. “Il riconoscimento del presidente Mattarella non solo premia il Festival – sottolinea Cristina Mazzavillani Muti, fondatrice di Ravenna Festival - ma anche la città che lo accoglie, non solo chi lavora al festival ma anche il pubblico che si lascia incantare dagli spettacoli, non solo i grandi artisti che sono nostri ospiti, ma anche quei giovani appassionati che con il festival sognano, si emozionano, partecipano”.

La targa del presidente della Repubblica è stata consegnata proprio mentre il festival sta incontrando gli oltre 150 ragazzi fra gli 8 e i 18 anni che hanno risposto all’invito di Cristina Muti “Alla scoperta delle energie creative della Romagna”. Fino a martedì singoli e gruppi condivideranno il proprio talento e la propria passione con la direzione del Festival, ma anche con il pubblico che avrà libero accesso alle audizioni, esibendosi sul prestigioso palcoscenico del teatro Alighieri in una delle categorie ammesse (canto, strumento, recitazione, danza, senza limiti di genere). Da giovedì il Festival riparte anche con le  rassegne quotidiane Giovani artisti per Dante e Vespri a San Vitale, tutti i giorni fino al 2 luglio, rispettivamente alle 11 presso gli Antichi Chiostri Francescani accanto alla Tomba del Poeta e alle 19 presso la più bella delle Basiliche bizantine. Entrambe le rassegne sono arricchite dai contributi selezionati attraverso gli omonimi bandi per proposte di spettacolo e concerto, ma anche attraverso importanti collaborazione e relazioni creative intrecciate con scuole e realtà artistiche e culturali del territorio.

Sul cammino verso il 2021, settimo centenario dalla morte di Dante, i Chiostri Francescani accolgono anche quest’anno la creatività delle nuove generazioni: ogni mattina la rassegna accompagna il pubblico alla scoperta di quell’eredità dantesca che ancora oggi stimola e ispira giovani artisti a comporre un inedito ritratto del padre della lingua italiana. Fino a mercoledì l’omaggio a Dante è offerto dal Liceo Artistico “Nervi-Severini” con lo spettacolo InCanti. Sull’Alileggier. Coinvolgendo tutte le arti – dal teatro alla musica, dalla danza alla pittura – gli studenti porteranno in scena l’incontro ideale fra Giovanni Battista Marino, il poeta barocco di origine partenopea che visitò Ravenna nel 1606, e Dante, la cui influenza si estese all’Adone del Marino. Un dialogo fra poeti ma anche fra due secoli apparentemente separati da una distanza incolmabile - il Trecento e il Seicento - per esplorare la storia della città e della poesia. All’ora del Vespro si rinnova il tributo al fascino - storico, artistico e spirituale - della più iconica delle basiliche della città, vero e proprio scrigno tempestato di mosaici. E quale migliore celebrazione della bellezza di San Vitale - un intreccio di spiritualità e geometria che si svela nella luce dorata dei mosaici - delle Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach? Uno dei massimi capolavori del compositore tedesco sarà eseguito, fino a mercoledì, dal Trio Quodlibet (Mariechristine López al violino, Virginia Luca alla viola e Fabio Fausone al violoncello) e introdurrà l’ascoltatore al perfetto equilibrio armonico della musica di Bach, anch’essa sintesi di fede e matematica. I componenti del trio, formatisi al conservatorio di Lugano, studiano presso l’Accademia Stauffer con il Quartetto di Cremona e si sono esibiti recentemente nei Concerti del Quirinale della Cappella Paolina a Roma in diretta su RaiRadio3.

Il coinvolgimento delle energie della città si è tradotto anche nell’esposizione “L’inferno degli italiani. L’immaginario dantesco nelle edizioni moderne della Classense ”, che sarà inaugurata giovedì alle 18.30. Con questa mostra, allestita nella Manica Lunga, la biblioteca Classense risponde alla “chiamata” di Inferno, il progetto firmato da Marco Martinelli ed Ermanna Montanari e coprodotto da Ravenna Festival e Ravenna Teatro / Teatro delle Albe. Mentre la partecipazione della cittadinanza nel “Cantiere Dante” contribuisce alla riscoperta della natura teatrale della Commedia (sempre a partire da giovedì, tutti i giorni tranne il lunedì fino al 3 luglio, appuntamento alle 20 dalla Tomba di Dante), il percorso proposto dalla biblioteca Classense ne esplora l’iconografia. La selezione di edizioni illustrate moderne e contemporanee comprende le opere di celebri artisti, dai “classici” Francesco Scaramuzza e Gustave Doré alle inaspettate interpretazioni delle graphic novel e alle illustrazioni di Gö Nagao e Paolo Barbieri.

Inferno_ph_Zani_Casadio-1-3

SanVitale_ph_LucaConcas-3

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il presidente Mattarella dona una targa per celebrare il Ravenna festival

RavennaToday è in caricamento