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Cronaca Cervia

Il sale dolce di Cervia come "best practice" internazionale di turismo sostenibile

Cervia è stata individuata dalla direzione scientifica del progetto per la strategia implementata al fine di trasformare il sale dolce in un elemento identitario della località

Mercoledì 5 dicembre Cervia ha ospitato una delegazione di 22 professionisti pubblici e privati del turismo provenienti dal bacino Mediterraneo: Albania, Giordania, Libano, Palestina, Tunisia. La delegazione è in Italia per partecipare al programma NEST - Network di Educazione alla Sostenibilità Turistica -, un progetto di capacity building del Centro Studi Avanzati sul Turismo (CAST) dell’Università di Bologna in partnership con il Centro Universitario di Bertinoro (CeUB) e cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).

Cervia è stata individuata dalla direzione scientifica del progetto come best practice internazionale per la gestione delle proprie saline e per la strategia implementata al fine di trasformare il sale dolce in un elemento identitario della località. La delegazione è stata accolta nella sala panoramica della Torre di San Michela da Michela Lucchi, Assessore alle Relazioni Internazionali del Comune di Cervia, che ha introdotto i relatori chiamati a descrivere l'economia del sale, Giuseppe Pomicetti, Presidente di Società Parco della Salina di Cervia, che ha illustrato gli aspetti produttivi. Chiara Tiozzi della cooperativa Atlantde, che ha sintetizzato le attività di educazione ambientale del centro visite delle saline e Daniela Rampini, Presidente di Cervia Turismo, che ha spiegato le azioni intraprese per sviluppare le forme di turismo sostenibile nella destinazione. La delegazione ha poi proseguito il tour con una visita guidata del Musa a cura di Oscar Turroni, Presidente del Gruppo Culturale Civiltà Salinara, e delle Officine del Sale, recente esempio di rigenerazione urbana dei luoghi storici del sale.

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