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Cronaca Faenza

Il Teatro Masini diventa 'virtuale': da oggi è possibile visitarlo con un click

Il visitatore potrà passeggiare a suo piacimento nello spazio, costruendo un proprio percorso alla scoperta del Teatro

Grazie a una sofisticata tecnologia di rilievo ed elaborazione dati con scanner 3d, il Teatro Masini di Faenza è ora accessibile a chiunque, in qualunque momento e in ogni luogo, con un solo click da pc, tablet o smartphone. Non si tratta di un semplice video, o di una serie di foto a 360°: il visitatore potrà passeggiare a suo piacimento nello spazio, costruendo un proprio percorso alla scoperta del Teatro.

La passeggiata virtuale nel foyer, nella cavea, sul palcoscenico, fino ai prestigiosi spazi tecnici (testimonianza unica della storia dell’ingegneria scenica normalmente celata alla vista del pubblico) sono però solo il primo step di un percorso di valorizzazione del Teatro della città di Faenza che, per il suo inestimabile pregio architettonico, è inserito nella European Route of Historic Theatres, la rete dei 120 Teatri storici più belli e importanti d’Europa. A questo link è possibile fare il tour virtuale.

Grazie alle possibilità ipertestuali offerte dalla realtà aumentata, la visita permetterà di entrare nella storia e nei segreti del Masini. Attivando i tag visibili sullo schermo, si potrà leggere una guida storico-artistica, o attivare contenuti speciali realizzati ad hoc per il Teatro, oppure ancora fruire delle registrazioni video di alcuni spettacoli del Centro di Produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri a cui, dal 1994, è affidata la direzione, organizzazione e gestione delle attività del Masini. La raccolta di contenuti ad oggi presenti verrà implementata col tempo, costruendo un archivio digitale sempre aperto al pubblico. La fruizione potrà avvenire anche in modalità immersiva, cioè con visore 3d, per sentire il proprio corpo interamente presente nello spazio virtuale.

Soprattutto dopo questi tempi difficili è necessario saper integrare le nuove tecnologie con strategie di messa in rete (una rete virtuale ma anche una rete di nuove relazioni) del patrimonio e di avvicinamento a nuove forme di pubblico, o semplicemente a un pubblico geograficamente distante. Il magnifico spazio fisico del Masini non potrà certo essere soppiantato dalla sua rappresentazione, ma l’immissione sul web del suo “gemello digitale” aumenterà la visibilità di un patrimonio unico come quello del teatro faentino, facilitandone il riconoscimento e intercettando l’interesse di potenziali visitatori, artisti, investitori da ogni angolo del pianeta – non a superamento, ma ad integrazione della tradizionale bibliografia divulgativa. Il Comune di Faenza e Accademia Perduta/Romagna Teatri inaugurano una modalità nuova di intendere l’identità pubblica del patrimonio storico, superando i confini territoriali verso un’idea inclusiva e diffusa dell’arte e dei suoi luoghi.

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