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Cronaca

Imbrattamenti 'no vax' nelle sedi dei sindacati: la Polizia stringe il cerchio intorno ai vandali

Le azioni di imbrattamento sono state compiute utilizzando bombolette di vernice spray di colore rosso, mettendo in atto quella che è ritenuta dagli inquirenti una perfetta organizzazione di squadra con specifica divisione di compiti tra gli imbrattatori e il “palo”

Si stringe il cerchio intorno agli imbrattatori 'no vax' delle sedi sindacali. Nella notte tra il 13 ed il 14 ottobre sono state compiute diverse azioni di imbrattamento ai danni di sedi sindacali di Ravenna: la sede Uil di viale Le Corbusier, la sede Cgil di viale Spalato a Marina di Ravenna e la sede Cigl di via Callegati sempre a Marina di Ravenna. Scritte di colore rosso con cui si accusavano i sindacati di “nazismo” poiché "asseritamente schierati" a sostegno della cosiddetta "dittatura sanitaria", intesa come l’insieme delle misure governative adottate per fronteggiare l’emergenza pandemica da Covid, e sempre a loro detta "noncuranti dei diritti e le libertà dei cittadini". Accanto alle scritte sono state ritrovate anche locandine in cui si personalizzava la campagna antisindacale contro i rispettivi segretari nazionali e rilevata simbologia chiaramente riconducibile all’area dei "no vax".

Raffica di scritte 'no vax' nel Ravennate (foto Massimo Argnani)

L’attività d’indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica Cristina D’Aniello e svolta dalla Polizia di Stato, ha permesso - anche grazie alle immagini recuperate dai numerosi impianti di videosorveglianza presenti nelle tre zone - di ricostruire lo svolgimento dei fatti di quella notte, riuscendo a individuare alcuni soggetti verosimilmente coinvolti nelle azioni di imbrattamento e minaccia.

Per compiere il raid sono state utilizzate alcune biciclette per raggiungere i singoli target precedentemente pianificati. Le azioni di imbrattamento sono state compiute utilizzando bombolette di vernice spray di colore rosso, mettendo in atto quella che è ritenuta dagli inquirenti una perfetta organizzazione di squadra con specifica divisione di compiti tra gli imbrattatori e il “palo”, tutti indossando capi d’abbigliamento scuri per rendere più difficoltoso il riconoscimento.

L’esito delle perquisizioni domiciliari delegate dall’Autorità Giudiziaria ha consentito agli investigatori della Questura di Ravenna, con la collaborazione della Polizia Postale per tutti gli aspetti di competenza, di acquisire diversi dispositivi informatici in uso alla banda ritenuti di interesse per la prosecuzione delle indagini.

"Ringraziamo la Polizia di Stato, il Prefetto e la Procura di Ravenna per le indagini che dalla notte del 13 ottobre scorso sono proseguite senza sosta, arrivando all’individuazione dei presunti responsabili delle azioni vandaliche che hanno colpito le nostre sedi insieme a quella dell’Ordine degli infermieri di Ravenna - commentano da Cgil, Cisl e Uil - Le sedi sono state imbrattate da persone che, nascondendo la loro identità col favore delle tenebre, hanno lanciato accuse farneticanti e inaccettabili intimidazioni, tentando di screditare l’azione dei sindacati che in tutto il periodo della pandemia hanno responsabilmente operato nell’interesse della collettività. Come sindacati siamo sempre stati disponibili al dialogo e al confronto a viso aperto con tutti, mantenendo accessibili le nostre sedi ai cittadini anche durante i giorni più difficili della pandemia. La nostra azione è stata di tutela anche nei posti di lavoro. Grazie a protocolli sottoscritti in tante aziende del territorio siamo riusciti a far continuare l’attività in sicurezza per tutti, salvaguardando l’occupazione e garantendo servizi essenziali alla comunità. Queste intimidazioni, fatte da persone che diversamente da noi si sottraggono al confronto diretto e agiscono anzi nell'ombra, non ci intimoriscono affatto. Continueremo senza paura a sostenere lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate, consapevoli di aver affrontato periodi difficili che, grazie alla vaccinazione di gran parte della popolazione, ora auspichiamo superati almeno a livello sanitario. Sul piano economico invece ci aspettano nei prossimi mesi altre sfide, dovute principalmente all’aumento dei costi dell’energia ed alle dinamiche inflazionistiche. Saremo quindi impegnati per evitare una nuova crisi per aziende e famiglie del territorio, tutelando sempre i diritti di lavoratori e pensionati".

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