Operazione “Mediterraneo”: disarticolata rete internazionale di trafficanti di migranti
Con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Bologna, gli inquirenti hanno scoperto una rete organizzativa con legami in diversi paesi del Nord Europa, che gestiva il traffico di migranti clandestinamente entrati in Italia
E' di sei arresti il bilancio di dell'operazione "Mediterraneo" della Squadra Mobile di Ravenna contro il fenomeno dell'immigrazione clandestina transnazionale. Con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Bologna, gli inquirenti hanno scoperto una rete organizzativa con legami in diversi paesi del Nord Europa, che gestiva il traffico di migranti clandestinamente entrati in Italia. Tre degli arresti sono stati eseguiti in flagranza a Vipiteno.
Tutti sono già stati condannati con rito direttissimo a pene da uno a due anni e mezzo di reclusione, e sanzioni fino a 50mila euro. Confiscate le auto utilizzate per il trasporto dei migranti, in alcuni casi anche minorenni. Due dei tre condannati sono italiani, mentre il terzo è un polacco residente a Monaco di Baviera. Un pakistano ed un eritreo sono stati arrestati su disposizione del pm Enrico Cieri della Direzione distrettuale antimafia di Bologna. Secondo gli investigatori erano impegnati nell'organizzazione dei viaggi, potendo contare su collegamenti internazionali.
Tra i sei arresti figura anche quello di un 28enne eritreo domiciliato a Piangipane, bloccato su mandato d'arresto europeo. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l'organizzazione smantellata chiedeva poche centinaia di euro per il passaggio del confine, mentre per raggiungere le aree del Nord Europa occorreva sborsare qualche migliaio di euro. Venivano predilette le trasferte nei fine settimana, in particolar modo nelle ore notturne. Gli stranieri provenivano prevalentemente dal nord Africa, Siria e Pakistan.
