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Cronaca

Impennata di contagi, Ravenna tra le città più colpite. "Fondamentale indossare la mascherina al chiuso"

In 75 province l'incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti, e tra queste c'è anche Ravenna (797) in undicesima posizione (con Rimini terza e Forlì-Cesena ottava)

Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 22-28 giugno, rispetto alla precedente, un aumento di nuovi casi Covid (384.093 contro 255.442, pari a +50,4%) e decessi (392 contro 337, pari a +16,3%, di cui 43 riferiti a periodi precedenti). Crescono anche i casi attualmente positivi (773.450 contro 599.930, +173.520, pari a +28,9%), le persone in isolamento domiciliare (767.178 contro 594.921, +172.257, pari a +29%), i ricoveri con sintomi (6.035 contro 4.803, +1.232, pari a +25,7%) e le terapie intensive (237 contro 206, +31, pari a +15%). In 75 province l'incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti, e tra queste c'è anche Ravenna (797) in undicesima posizione (con Rimini terza e Forlì-Cesena ottava).

"Prosegue l'impennata dei nuovi casi settimanali, +50,4% rispetto alla settimana precedente - dichiara il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta - che si attestano intorno a 384mila, con una media mobile a 7 giorni che sfiora quota 55mila casi al giorno. In questa fase di netto aumento della circolazione virale è inaccettabile che la somministrazione delle quarte dosi per i pazienti vulnerabili rimanga al palo, peraltro con rilevanti diseguaglianze regionali. Il calo della copertura vaccinale nei confronti della malattia grave dopo 120 giorni dalla terza dose, l'incremento della mortalità negli over 80 e il consolidamento delle evidenze scientifiche sull'efficacia della quarta dose nel ridurla impongono di accelerare ora la copertura con la quarta dose in tutti i pazienti inseriti nella platea. La progressiva diffusione delle varianti BA.4 e BA.5, unitamente al calo di attenzione generale e all'abolizione dell'obbligo delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso, hanno determinato un netto aumento della circolazione virale con effetti già evidenti anche sugli ospedali. In particolare, in area medica in 18 giorni i posti letto occupati da pazienti Covid sono quasi 2.000 in più, superando in alcune regioni il 15% dell'occupazione, con inevitabile impatto sull'erogazione delle prestazioni sanitarie ordinarie. Di conseguenza, la Fondazione Gimbe invita alla cautela per almeno tre ragioni. Innanzitutto il numero dei positivi è largamente sottostimato per il massiccio utilizzo dei tamponi fai-da-te con notifica parziale dei test positivi; in secondo luogo, è impossibile prevedere l'entità di questa risalita dei casi che avrà un proporzionale impatto sugli ospedali; infine, lo stallo della campagna vaccinale ha generato una popolazione attualmente suscettibile all'infezione molto estesa: 4,05 milioni di non vaccinati, 5,54 milioni senza terza dose e 3,99 milioni di persone vulnerabili senza quarta dose. Per arginare la circolazione virale è fondamentale indossare la mascherina nei locali al chiuso, specialmente se affollati e/o poco ventilati e in condizioni di grandi assembramenti anche all'aperto".

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