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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Conselice

Impianto trattamento scorie di Conselice, per gli agricoltori "il sito non è idoneo"

La Direzione della Cia, la Confederazione Italiana Agricoltori di Ravenna, riunitasi nei giorni scorsi ha discusso in merito al progetto per il trattamento di scorie di combustione da termovalorizzazione

La Direzione della Cia, la Confederazione Italiana Agricoltori di Ravenna, riunitasi nei giorni scorsi ha discusso in merito al progetto per il trattamento di scorie di combustione da termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani, da realizzarsi, secondo i proponenti, nel Comune di Conselice. "Nel corso del dibattito - viene riportato dalla Cia - sono state messe in evidenza le diverse anomalie riscontrate in termini di declassificazione da rifiuto pericoloso a rifiuto non pericoloso, di dimensionamento autorizzato che potrebbe determinarne l’utilizzo di scorie di combustione provenienti anche da altre regioni; di accrescimento dell’impatto negativo con emissioni di polveri." E

"’ stata inoltre rilevata la totale assenza delle dovute comunicazioni e consultazioni con i cittadini e con tutti i portatori di interesse del territorio - continuano gli agricoltori -. Al termine del dibattito la Direzione ha ritenuto il sito non idoneo alla realizzazione del progetto presentato dalla ditta Officina dell’Ambiente S.p.a". Nel merito del progetto, la Cia di Ravenna fa presente che "il territorio individuato per realizzare l’impianto presenta nelle sue vicinanze coltivazioni agricole intensive e stalle zootecniche per la produzione di latte, in parte ad agricoltura integrata ed in parte a coltivazione biologica".

"L’impatto ambientale diviene rilevante sotto il profilo economico per le imprese agricole circostanti che si troverebbero a rischiare l’impossibilità a proseguire la produzione di prodotti agricoli di qualità - evidenziano gli agricoltori -. Tutto questo con un danno di immagine relativa alla qualità, sanità e salubrità dei prodotti provenienti da quella zona. I volumi di traffico crescente indotti dall’insediamento provocheranno un aumento di polveri sottili dovute all’attività e ciclo tecnologico. Tutto il settore agroindustriale presente nella zona viene pesantemente penalizzato, anche in termini di immagine, dalla tipologia dell’impianto".

"Il sito individuato per l’attuale giacitura e difficoltà di scolo risulta esondabile a fronte di possibili eccessi di pioggia - concludono dalla Cia -. Infine, il piano di Risanamento della Qualità dell’Aria della Provincia di Ravenna prevede che non sia possibile andare a peggiorare una qualità dell’aria già fortemente compromessa, malgrado ciò sono presenti sul territorio altri impianti cui è stata autorizzata una maggiorazione delle emissioni".

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