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Cronaca

In arrivo un auto-tampone per uscire dall'isolamento dopo la positività

"Vogliamo cercare di sgravare il lavoro micidiale che devono sopportare le Ausl e le farmacie. È anche per concentrarsi ancora di più sul tema dei vaccini"

Non solo un autotest per dichiarare l'inizio della positività e dell'isolamento, ma anche per 'liberarsi'. "Lo stiamo perfezionando", annuncia il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, illustrando il sistema che sarà adottato in regione nei prossimi giorno, quando sarà presentato il portale dove i vaccinati potranno caricare l'esito di un tampone fai-da-te fatto a casa in caso di positività. Intervenendo alla trasmissione "L'Aria che tira" di La7 condotta da Mirta Merlina, Bonaccini ha annunciato che "stiamo mettendo un campo quella modalità anche per quelli in uscita, la stiamo perfezionando".

"Lunedì verrà spiegato in conferenza stampa - ha proseguito -. Vogliamo cercare di sgravare il lavoro micidiale che devono sopportare le Ausl e le farmacie. È anche per concentrarsi ancora di più sul tema dei vaccini. Bisognerebbe a mio parere riflettere che si entra in una fase nuova in cui servono, in particolare, semplificazioni, visto l'altissimo numero di asintomatici", da "trattare in maniera diversa da quanto fatto fino a oggi per non mandare il tilt il sistema di tracciamento". 

In attesa di sapere come cambieranno i colori delle Regioni italiane in base ai dati sulla diffusione del Coronavirus, Bonaccini propone di cambiare sistema. "Questo tema dei colori bisognerebbe superarlo - illustra -. Alcuni credono che quando si cambia colore, si torni a chiusure e restrizioni come in passato. Ma andare in giallo, per chi è vaccinato non cambia nulla, se non che al ristorante ti siedi in tavoli da quattro e non da sei. Anche l'arancione non ha tutte queste gran restrizioni".

Commentando poi le parole di Pierluigi Bersani sulla pressione dei ricoveri delle persone non vaccinate sul sistema sanitario che rischia di rallentare le cure per i pazienti con gravi patologie, Bonaccini è stato chiaro: "Dobbiamo curare tutti, ma dico anche un'altra cosa: sono 300.000 i no vax sopra 12 anni in Emilia-Romagna, contro 3,7 milioni di vaccinati. Il rapporto è più di uno a 10, eppure il 70% dei ricoverati è no vax. Basta quinta elementare, non c'è bisogno della calcolatrice per capire che se non ti vaccini rischi di tuo e metti in difficoltà gli altri". (Dire)

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