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Cronaca

In lieve calo i dipendenti Ausl no-vax sospesi dal lavoro: nel ravennate sono 35

I lavoratori sono stati sospesi dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid

Sono ancora 129 (la settimana scorsa erano 134) i dipendenti di Ausl Romagna che al 4 aprile hanno deciso di non sottoporsi al vaccino anticovid e che, in seguito a questa scelta, sono stati sospesi dal lavoro. Si tratta di 121 lavoratori di comparto e 8 della dirigenza, oltre a 10 convenzionati.

In particolare, nel Ravennate si tratta di 35 lavoratori di comparto, 3 della dirigenza e 3 convenzionati (per un totale di 41 sospesi); nel Cesenate 21 lavoratori di comparto, 2 della dirigenza e 1 convenzionato (per un totale di 24 sospesi); nel Forlivese 26 lavoratori di comparto, zero della dirigenza e 5 convenzionati (per un totale di 31 sospesi); nel Riminese 39 lavoratori di comparto, 3 della dirigenza e 1 convenzionato (per un totale di 43 sospesi).

I lavoratori sono stati sospesi dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid. La percentuale dei sospesi sul totale degli operatori con obbligo vaccinale è inferiore all'1% in tutti gli ambiti territoriali: in particolare 0,7% nel Ravennate, 0,6% nel Cesenate, 1% nel Forlivese e 0,8% nel Riminese.

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