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Cronaca

In via Vicoli la petizione sul nuovo polo scolastico supera le 1.500 firme

E' stato pubblicato il progetto esecutivo dell’opera che inserirebbe la scuola totalmente all’interno del Parco verde di via Vicoli, in tal modo occupando la superficie esorbitante di 4.287 metri quadrati

Sarà discussa venerdì la petizione sul progetto di nuovo polo scolastico di via Vicoli, lanciata da Lista per Ravenna e come primo firmatario il capogruppo nel Consiglio territoriale del Centro urbano Stefano Donati. Alle prime 650 firme, depositate in Comune il 15 gennaio scorso, ne sono state aggiunte 877 giovedì stesso, per un totale di 1.527.

Spiega Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna: “Il nuovo Polo per l’infanzia 0-6 anni, composto da due sezioni di asilo nido e due di scuola materna per 87 bambini, destinato originariamente ad essere costruito entro il parco di via Nizza nel quartiere Nullo Baldini, è stato poi “trasferito”, a seguito di una petizione sollevata dagli abitanti di tale quartiere,  nella zona di via Vicoli dove sorgono le aree di verde pubblico confinanti con la circonvallazione di viale Saragat. I cittadini firmatari di questa petizione non si oppongono a tale ubicazione, ma intendono discuterne una collocazione che ne minimizzi l’indubbio impatto per l’ambiente e per la salute pubblica. Lamentano in proposito che a tutt’oggi l’amministrazione comunale, dopo avere escluso qualsiasi informazione pubblica alla cittadinanza sulla nuova decisione, non abbia ancora risposto alla necessità di discuterne preventivamente nel competente Consiglio territoriale del Centro Urbano e neppure attraverso un incontro col sindaco che una loro delegazione ha richiesto fin da gennaio”.

Nel frattempo è stato pubblicato il progetto esecutivo dell’opera che inserirebbe la scuola totalmente all’interno del Parco verde di via Vicoli, in tal modo occupando la superficie esorbitante di 4.287 metri quadrati, per un immobile che ne richiede solo 2.550 (933 per il solo edificio), dovendosi così abbattere anche un numero imprecisato di alberi. “L’area sarebbe inoltre pressoché contigua all’insediamento residenziale posto sul tratto di via Vicoli a fondo chiuso, abitato da 174 persone, di cui 33 minori e una larga parte di anziani, producendo un aggravio dell’impatto ambientale e atmosferico, oltreché caos circolatorio nelle ore di punta”, sostiene Ancisi.

Che aggiunge: “Occorre smentire che i frequentatori del parco e gli abitanti del posto sono contrari alla scuola. Chiedono solamente che la scuola venga collocata dove la giunta comunale si è impegnata a fare con le parole del sindaco e poi dell’assessore a cultura: nel lotto di proprietà del Comune “a ridosso della rotonda Portogallo, tra via Leopardi e viale Saragat”, nella cosiddetta “cintura verde” della città. Se non bastasse, chiedono semplicemente che la giunta comunale, presieduta dal sindaco, rispetti la deliberazione con cui ha approvato il progetto esecutivo della scuola, dove ha scritto che: 'Da un’analisi delle aree nelle disponibilità comunali, in relazione al tessuto urbanistico, si è individuata un’area posta nella cintura verde della città, che attualmente è destinata in parte a parco e in parte ad uso agricolo'.  Non tutta dunque nel parco di via Vicoli, ma almeno in parte nel lotto ex agricolo, ora incolto e degradato, tra via Leopardi e viale Saragat. Alla fine, non è solo un problema di coerenza e ragionevolezza, ma di legittimità, perché un’amministrazione pubblica non può approvare una cosa e farne un’altra. Soluzioni tecniche fattibili, rispettose di quanto sopra, oltreché dell’ambiente, possono essere diverse. Due, che tengono conto delle esigenze di parcheggio e di viabilità della nuova scuola, rispettose anche delle distanze richieste dal metanodotto e dalla linea elettrica esistenti in loco, verranno presentate domani in commissione, redatte sulla base di studi ed elaborati tecnici di cui i residenti si sono fatti carico a loro spese, anche se non è mestiere loro, bensì dovere di un’amministrazione comunale che tenga fede a se stessa”.

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