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Cronaca

"In viaggio per guarire", ragazzi e ragazze raccontano l’esperienza di una grave malattia

L’evento è stato patrocinato dall’Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma Onlus e dal Comune

Il sindaco Michele de Pascale ha partecipato venerdì mattina all’incontro del progetto “In viaggio per guarire” che ha fatto tappa al Palazzo dei Congressi di Ravenna. Il progetto vede come protagonisti testimoni-relatori alcuni studenti ed ex-studenti della Scuola in Ospedale “B. Castelli”, degli Spedali Civili di Brescia. Un gruppo di ragazzi, uniti dall’aver vissuto l’esperienza di una grave malattia che con i loro vissuti testimoniano come la donazione del sangue o del midollo rappresentino un’importante scelta di generosità. I ragazzi e le ragazze erano accompagnati dalla la prof.ssa Annamaria Berenzi, vincitrice dell’Italian Teacher Prize, che ha illustrato il progetto e moderato i diversi momenti della mattinata. L’evento è stato patrocinato dall’Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma Onlus e dal Comune.  

Dopo il saluto di Alfonso Zaccaria, presidente dell’Ail Ravenna Onlus, il sindaco si è rivolto così alla platea composta da studenti e studentesse delle classi quinte degli istituti superiori ravennati: “Quando il Dottor Zaccaria mi ha raccontato di questo progetto, come Comune, ci siamo impegnati a farsi che anche a Ravenna si svolgesse questo evento. Il pregio di questa iniziativa che a raccontare la loro esperienza sono i ragazzi. La ricerca scientifica è quell’attività che spesso si svolge con fatica ed in silenzio, senza troppo riconoscimento sociale, con risorse spesso non sufficienti, in tantissimi luoghi del mondo. Quando poi la ricerca compie un passo in avanti cambia radicalmente la vita di tanti. La scoperta di soffrire di una particolare patologia stravolge l’esistenza, ma se in quel momento abbiamo supporto e riusciamo ad uscire dal tunnel della malattia e delle difficoltà, è perché persone in ogni angolo del mondo, in epoche diverse, hanno dedicato la loro vita agli altri attraverso la ricerca scientifica. Accanto a questa è fondamentale il mondo del volontariato. Ci sono centinaia, migliaia di persone che senza chiedere nulla in cambio, con assoluta generosità, mettono a servizio e a disposizione degli altri le proprie risorse come accade in AIL. Un cuore grande batte nella nostra comunità, una tradizione importantissima. La nostra città è una delle grandi capitali mondiali del volontariato” 

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