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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Inaugurata la Rosa dei Venti, centro residenziale per anziani non autosufficienti: "Qui si invecchia con dignità"

Il nuovo complesso ha una capacità di 136 posti residenziali, dispone di 35 camere doppie e 48 camere singole e di un nucleo Alzheimer con 18 camere singole destinato alle persone affette da demenza e gravi disturbi del comportamento

Poltrone avvolgenti che simulano il calore di un abbraccio, piante aromatiche per stimolare la sensorialità, un giardino verde, corridoi che diventato spazi vivi con tavoli e sedie, la "via dei cappelletti" e quella "della piadina", camere singole e doppie per le coppie, ampi balconi dove prendere una boccata d'aria. Taglio del nastro di fianco all'Esp martedì mattina per la 'Rosa dei Venti', il nuovo centro residenziale dedicato alla popolazione anziana non autosufficiente di Ravenna. Il complesso è frutto dell’impegno del mondo della cooperazione e risponde a un bisogno stringente del territorio. Al taglio del nastro erano presenti, tra gli altri, anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il sindaco di Ravenna Michele de Pascale e il direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori.

"Nel territorio di Ravenna al 31 dicembre 2017 mancavano 120 posti letto accreditati a disposizione della popolazione anziana non autosufficiente, con oltre 400 persone in lista d’attesa - spiegano Antonio Buzzi e Maria Grazia Cortesi, rispettivamente presidente e vicepresidente del Consorzio Rosa dei Venti, nato per realizzare la nuova struttura e di cui fanno parte le cooperative Solco Ravenna, Il Cerchio e Asscor - Abbiamo risposto a un avviso pubblico del Comune di Ravenna per la realizzazione di 60 nuovi posti letto e ci siamo impegnati per fornire questo nuovo servizio alla comunità in cui operiamo. Qui lavoreranno oss e infermieri assunti tramite cooperativa da paesi quali India e Tunisia. E' un gioiello che consegniamo alla città e ai nostri anziani per fare in modo che si sentano accuditi".

"E' una struttura che ci consente di iniziare a raggiungere ulteriori traguardi qualitativamente parlando - ha spiegato Carradori - Aumentiamo la residenzialità nei confronti degli anziani riportando vicino alla città e alle loro famiglie 60 nostri concittadini dalle strutture di Alfonsine e Fusignano, e questo ci porta anche a pensare a come riqualificare quelle strutture e anche a lavorare sul versante di Russi per la realizzazione di un ospedale di comunità nell'ambito della realizzazione della casa di comunità. Abbiamo dovuto reclutare il personale dall'estero, e questo è un elemento con cui dovremo continuare a fare i conti".

"Questa è una progettualità che ho ereditato dal mio predecessore, Fabrizio Matteucci, e lo voglio ricordare in questa circostanza - ha detto de Pascale - Il tempo che è passato ci fa capire anche quanto lavoro ci sia stato alla base di questo progetto. La Rosa de Venti nasce per un bisogno. Nel 2015-2016 avevamo riscontrato in questo territorio una criticità molto forte: avevamo una bassa disponibilità di posti residenziali convenzionati e, mentre avevamo una tradizione fortissima di servizi per persone con disabilità, riscontravamo un’offerta più debole per la residenzialità degli anziani. Insieme all’Ausl Romagna abbiamo deciso che dovevano incrementare i posti residenziali per le persone anziane non autosufficienti e Solco Ravenna e Il Cerchio, due realtà cooperative, hanno raccolto questa sfida. Queste due imprese hanno mostrato piena collaborazione, qui l’Alleanza delle Cooperative si è toccata con mano, e hanno dimostrato che si possono fare le cose con professionalità ma anche con amore e solidarietà. Le persone che andranno a vivere in questa struttura appartengono a quella generazione a cui dobbiamo tanto, che ha preso in mano l’Italia del dopoguerra e ci ha consegnato il Paese che oggi conosciamo. È nostro dovere garantire loro di invecchiare con dignità".

"Questo tipo di progetti non sono importanti solo per Ravenna, la Romagna o la Regione, ma per tutto il Paese - ha aggiunto Bonaccini - Viviamo in un Paese che ha tra le aspettative di vita più alte del mondo e la nostra Regione ha una media più alta di quella dell’Italia. Prima del Covid l'aspettativa di vita in Emilia Romagna era di 85 anni per le donne e 81 per gli uomini. Per cui dobbiamo aumentare i servizi socio-sanitari del territorio e, visto che il pubblico da solo non ce la fa, sempre di più abbiamo bisogno di un’interazione con il privato sociale, per incrementare il numero di posti e servizi ma anche per aumentarne la qualità. Grazie a investimenti come questo della Rosa dei Venti noi possiamo alzare la soglia di servizi disponibili e dare risposte di qualità a un bisogno".

Inaugurata la 'Rosa dei Venti' (foto Massimo Argnani)

La struttura

Il complesso sorge su una superficie di 15.000 metri quadrati, di cui 7.000 sono dedicati alla struttura e 8.000 alle aree verdi e ai 90 posti auto. La peculiare forma architettonica a raggiera, da cui il nome Rosa dei Venti, è stata ideata tenendo conto del giusto rapporto tra spazi interni ed esterni, degli spostamenti del personale tra un nucleo e l’altro e del rispetto dell’equilibrio tra luoghi di privacy e luoghi di convivialità. La struttura è sostenibile dal punto di vista energetico grazie agli impianti fotovoltaici e all’utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili. Inoltre, la particolare facciata ventilata favorisce un microclima interno con pochi scompensi termici, garantendo risparmio energetico e giusto confort termico. "Nel realizzarla abbiamo seguito 4 principi - ha spiegato il progettista Enrico Gaudenzi - Volevamo creare una struttura che fosse accogliente, funzionale, efficiente e sicura".

I numeri della Rosa dei Venti

"Il nuovo complesso ha una capacità di 136 posti residenziali, dispone di 35 camere doppie e 48 camere singole e di un nucleo Alzheimer con 18 camere singole destinato alle persone affette da demenza e gravi disturbi del comportamento - evidenzia Giacomo Vici, direttore Solco Ravenna - 78 posti in casa residenza sono convenzionati con l’ente pubblico, mentre i restanti 39 sono a libero mercato. Gli abitanti della Rosa dei Venti potranno contare su assistenza socio-sanitaria 24 ore su 24, su 200 figure professionali impiegate e su una struttura progettata e realizzata a partire dai loro bisogni. I primi ospiti verranno accolti a partire dalla fine del mese di maggio, quando la struttura diventerà pienamente operativa".

Un bisogno sempre crescente

Nel 2017 la popolazione anziana dell’Emilia-Romagna contava 565.926 persone. Le previsioni demografiche mostrano un forte incremento di questa fascia d’età, tanto che si stima di raggiungere nel 2054 la cifra di 976.535 persone (+72,56%). "Il progetto della Rosa dei Venti è il frutto della collaborazione tra il privato sociale, rappresentato dal mondo delle cooperative, e il servizio pubblico - continuano Buzzi e Cortesi -. Questo tipo di dialogo è a nostro avviso la soluzione principale e più adatta ai bisogni di welfare delle comunità e dei territori. La popolazione anziana è in forte crescita e la nostra mission è quella di offrire servizi che rispondano ai bisogni delle persone più fragili e vulnerabili. La Rosa dei Venti è un esempio, ma le opportunità da mettere in campo possono essere molteplici e adattate a ogni tipo di necessità".

L’investimento

L’investimento complessivo previsto per la realizzazione della Rosa dei Venti ammonta a 19.000.000 di euro di cui: 2.155.000 da Solco Ravenna; 2.155.000 da Il Cerchio; 1.100.000 da Gemos e Copura; 2.000.000 dalla partecipazione di Confcooperative/Fondosviluppo, Legacoop/Coopfond e Fondo Cometa; 800.000 dalle ditte costruttrici Cmcf e Consorzio Arco lavori; 550.000 dal finanziamento Foncooper e 10.400.000 da finanziamento bancario con gli istituti Biper, La Cassa di Ravenna, La BCC ravennate forlivese e imolese.

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