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Cronaca

Inaugurato in ospedale un Centro per i disturbi alimentari, la testimonianza: "Nostra figlia era anoressica ed è guarita"

La mamma: "Quello dei nostri figli è un disagio forte e che dura anni. I nostri ragazzi, capaci e molto intelligenti, ma incastrati in questo disturbo, se aiutati subito possono riprendersi la loro vita, che è il nostro futuro"

E' stato inaugurato giovedì mattina il nuovo Centro per i disturbi alimentari presso l'Ospedale "Santa Maria delle Croci" di Ravenna. "La realizzazione di questo spazio unificato in cui prendere in carico tutte le persone con disturbi dell'alimentazione è quantomai opportuna e ringrazio l'ufficio tecnico aziendale per l'attività svolta - commenta Paolo Tarlazzi, direttore medico Presidio ospedaliero di Ravenna - Anche spazi ben strutturati sono importanti per la presa in carico più efficace possibile".

"La collaborazione tra tutti i servizi, per la presa in carico dei pazienti con questi disturbi, che sono in crescita, è importante, e per questo intendo ringraziare in modo particolare la Pediatria e la Gastroenterologi - aggiunge Antonella Distani, responsabile dell'Ambulatorio per i disturbi alimentari - L'importanza di questo nostro progetto è la valorizzazione della rete dei servizi: un modello che trova riscontro in Emilia Romagna e in poche altre realtà e che a livello nazionale viene preso come riferimento. Questo approccio inclusivo ricomprende anche i medici di famiglia ed il volontariato. E grazie a esso possiamo dare risposte a tutti i livelli: dall'ambulatoriale, al day hospital al ricovero con un posto letto entro 48 ore. Su un percorso di questo tipo il percorso di umanizzazione, attraverso la mostra, è a sua volta molto importante".

Per l'ambito territoriale di Ravenna sono stati 147, nell'ultimo anno, i pazienti presi in carico per disturbi del comportamento alimentare, di cui 36 minorenni. "Una alimentazione sana e corretta, importante per tutti, per i pazienti diventa fondamentale - spiega Lorella Bordandini, direttore del servizio Dietetica clinica - Purtroppo tra i degenti vi è una incidenza anche superiore al 30 per cento di alimentazione non corretta e insufficiente, e questo porta ad un aumento della durata della malattia e della sua intensità. Ciò si verifica in particolare in oncologia e lungodegenza. E' dunque importante effettuate un adattamento dei pasti per questi pazienti, e quindi una riabilitazione psiconutrizionale, con benefici sull'intero iter sanitario".

"Presso il reparto ho trovato accoglienza, professionalità, competenza e persone appassionate al loro lavoro - ha raccontato Brunella Monti, associazione "Sulle ali delle menti" di Ravenna, portavoce dei genitori nonché mamma di una ragazza malata di anoressia - Quello dei nostri figli è un disagio forte e che dura anni. I nostri ragazzi, capaci e molto intelligenti, ma incastrati in questo disturbo, se aiutati subito possono riprendersi la loro vita, che è il nostro futuro. Da questa malattia si guarisce. Nostra figlia è guarita".

"Siamo in un'epoca di sviluppo sociale selvaggio, all'interno del quale anche le abitudini alimentari sono state stravolte e in negativo - aggiugne Valerio Cellini, presidente associazione "Porte aperte" - E' dunque fondamentale dare la massima attenzione, anche secondo le linee guida della Regione Emilia Romagna, a questi aspetti". "Questo progetto è importante per migliorare i servizi osservando la società attorno a noi - conclude Gianandrea Baroncini, assessore Comune di Ravenna - E anche lavorare sugli spazi è importante per migliorare i servizi. Questa nostra società è molto basata sull'immagine per cui si rischia, anche a causa del triste fenomeno del ciberbullismo, che i nostri ragazzi ne restino vittime. La presa in carico che si fa in questo reparto è molto importante da questo punto di vista. E voglio fare un appello, a non utilizzare internet per farsi autodiagnosi, né su questo né in nessun altro campo della salute".

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