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Cronaca Faenza

Inferno di fuoco nella distilleria: bruciano 15 silos, ma non ci sono feriti. Si allarga la zona evacuata

10 squadre di pompieri lottano contro le fiamme che avvolgono l'azienda Caviro. Evacuata la zona nel raggio di un chilometro dal rogo: punto di accoglienza al Pala Cattani

Due forti esplosioni sono state udite e un'altissima colonna di fiamme e fumo nero si è alzata verso il cielo, ma stando alle prime informazioni non ci sarebbe nessun ferito coinvolto dall'incendio scoppiato nella distilleria Caviro di Faenza lunedì mattina, come confermato anche dal direttore generale dell'azienda. Sul posto sono impegnate dieci squadre e l'elicottero dei Vigili del Fuoco per domare le fiamme, che avrebbero avvolto 15 silos contenenti una quantità di circa 200 metri cubi di alcool etilico ciascuno. I Vigili del Fuoco sono impegnati sul luogo dell'incendio con circa 50 uomini, dirottando anche agenti precedentemente impegnati per l'emergenza alluvione. Sono arrivati circa 15 mezzi provenienti da Bologna, Imola, Forlì, Rimini e aeroporti di Rimini e Bologna, nonchè i tecnici regionali dell’Agenzia Regionale, di Arpae, dell’Ausl Romagna e del 118. Giunto sul posto anche l'elicottero 'Drago' da Bologna per controllare la zona dall'alto. Grazie all'instancabile lavoro dei pompieri, intorno alle 16 il rogo ha iniziato ad abbassarsi, pur rimanendo in una fase di difficile gestione. Alle 19 la Prefettura di Ravenna ha confermato la circoscrizione dell'incendio che però non era stato ancora spento.

Come spiega la società Caviro Extra, l'incidente sarebbe avvenuto alle 11.50 circa all’interno dello stabilimento che si occupa della trasformazione e dello stoccaggio di sottoprodotti derivanti dalle filiere vitivinicole e agroalimentari. Questo sito è uno dei principali tra quelli del gruppo Caviro insieme al sito ubicato a Forlì. Quest’ultimo non è stato coinvolto dall’accadimento e proseguirà nella ordinaria attività di confezionamento del vino. Immediatamente dopo l’esplosione sono state attivate tutte le procedure previste per la gestione delle emergenze e per l’evacuazione del sito e in pochi minuti tutti i lavoratori e le persone presenti sul posto sono state poste in sicurezza.

Il rogo divampato all'interno dell'azienda romagnola

Il rogo, visibile a molti chilometri di distanza, ha suscitato grande allarme e preoccupazione in una Faenza già provata dall'alluvione dei giorni scorsi. Prima la forza dell'acqua e poi quella del fuoco, insomma: Faenza non ha pace. Non si riportano problematiche al traffico autostradale in A14, ma solo lievi rallentamenti all'altezza di Faenza. Il Centro Coordinamento Soccorsi, integrato con i componenti di Arpae e dell’Ausl Romagna, in attuazione del Piano di emergenza esterna, ha immediatamente invitato il sindaco di Faenza a svolgere una capillare attività informativa nei confronti della popolazione. E’ in corso un monitoraggio aereo via drone per valutare gli effetti dell’incendio. Dalle stazioni di rilevamento installate da Arpae non sono state, al momento, rilevate tracce di inquinanti nell’aria. 

VIDEO - Il pauroso incendio nella distilleria: pompieri lottano contro le fiamme

Protezione Civile: "Non avvicinatevi"

La Protezione Civile di Ravenna intanto indica ai cittadini di non recarsi nell’area e nelle strade nei dintorni della Caviro (via Convertite). Le strade devono rimanere libere al massimo per l’intervento dei mezzi di soccorso. E' fondamentale non creare intralci alla circolazione o raduni di curiosi nell’area interessata. Alcuni consigli per chi abita nelle zone limitrofe fino al cessato allarme (notizie diramate da Comune e Arpae): chiudere tutte le finestre e le porte esterne (soprattutto se ci si trova sottovento all’incendio), fermare i sistemi di ventilazione o condizionamento, siano essi centralizzati o locali. In caso di necessità tenere un panno bagnato sugli occhi e davanti a naso e bocca. Mantenersi sintonizzati mediante giornali, canali Facebook, Telegram, radio, TV sulle stazioni emittenti indicate dalle autorità.

VIDEO - La nube nera spaventa: i video dei passanti e dei lettori

L'evacuazione

Nel frattempo è stata evacuata tutta la zona nel raggio di un chilometro dal rogo, dove sono al lavoro gli agenti di tutte le forze dell'ordine. Per ragioni di sicurezza, le autorità invitano i cittadini a portarsi ad almeno un chilometro dall'azienda. Sono circa 125 i civici interessati dall'evacuazione: come rende noto il Comune, si tratta prevalentemente di aziende artigianali o industriali, oltre ad alcune abitazioni. Queste le vie interessate all’evacuazione intorno alle 15 di lunedì: via Biasola, via Boaria, via Cantrigo, via Celletta, via Cerchia, via Convertite, via dal Prato, via Malpighi, via Morgagni, via Murri, via Ramazzini, via Piero della Francesca, via Righi, via San Pier Laguna, via Spallanzani, via Valsalva, viale Risorgimento, via Ferlini e via Piani. È stato attivato il numero per l'emergenza incendio. Per informazioni o segnalazioni, contattare subito lo 0546 691349. Le persone evacuate possono recarsi al Pala Cattani, allestito per l'accoglienza. Nel corso del pomeriggio sono arrivati al Palazzetto di Fanza circa 25 richiedenti asilo ospitati in alcune strutture gestite dall'Asp che si trovavano nella zona evacuata.

L'area di evacuazione dell'incendio-2

Le analisi di Arpae

Sul luogo dell'incendio sono arrivati anche i tecnici Arpae per valutare eventuali ricadute ambientali: sono stati effettuati diversi prelievi con fiale a lettura istantanea per la ricerca di metanolo, etanolo e biossido di zolfo. In particolare è stata riscontrata una limitata presenza di etanolo ed esclusa la presenza di metanolo e biossido di zolfo. I tecnici di Arpae hanno posizionato in via Malpighi, all’interno della zona di protezione fissata attorno alla ditta, anche un campionatore ad alto volume per il campionamento di microinquinanti, i cui risultati saranno disponibili nei prossimi giorni. La centralina della qualità dell’aria di Arpae posizionata a parco Bertozzi a Faenza e il mezzo mobile posizionato a Cotignola in via Cairoli non hanno evidenziato allo stato attuale valori di inquinanti diversi da quelli normalmente riscontrabili.

Sul posto è intervenuto anche personale del Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale che sta provvedendo a realizzare argini in terra per evitare l’eventuale immissione delle acque di spegnimento nei canali consorziali che si immettono nel Fosso Vecchio, importante vettore irriguo dell’area. Nei prossimi giorni, Arpae proseguirà gli accertamenti e le verifiche  finalizzate a seguire le operazioni di spegnimento, messa in sicurezza dell’area e di corretto smaltimento dei rifiuti generati dall’incendio.

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