rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Incendio alla pineta, Matteucci vuole una piccola "Ground Zero"

Il "post-incendio" alla pineta di Lido di Dante ora vuole i colpevoli e guarda alla ricostruzione. Il sindaco di Ravenna incentiva la ripartenza senza però dimenticare: "Una piccola porzione deve diventare una sorta di Ground Zero"

Il "post-incendio" alla pineta di Lido di Dante ora vuole i colpevoli e guarda alla ricostruzione. Dopo la riunione straordinaria della giunta comunale di Ravenna, tenuta martedi pomeriggio, il sindaco incentiva la ripartenza senza però dimenticare: "La  mia opinione  - dichiara Matteucci - è che una piccola porzione di quanto è  stato distrutto debba diventare una sorta di Ground Zero, meta di visite di studio e guidate per fare conoscere quanto accaduto".

“La riunione della Giunta comunale  - continua il sindaco - è stata molto utile per analizzare l’accaduto e iniziare a mettere in fila le cose da fare. Per prima cosa voglio dire che a Ravenna interessa che venga trovato il colpevole e non la ricerca di capri espiatori. Leggo e ascolto verdetti preventivi: saranno stati i nudisti, oppure chi non vuole i nudisti, oppure i capannisti oppure ancora gli immigrati che dormivano lì. Con le immancabili colpe della politica, ci mancherebbe altro. Io non ci sto. Cosi ci dividiamo e diamo un’ attenuante alla mano, alle mani colpevoli o criminali".

Intanto si conferma che l'incendio è avvenuto per mano umana: "Il Comandante della Guardia Forestale Andreatta - dichiara Matteucci -  ha svolto una relazione sulle cause dell’incendio, senza naturalmente riportare particolari che riguardano l’inchiesta che richiedono la massima riservatezza per non compromettere le indagini. Ci ha confermato l’origine antropica dell'incendio e la sua probabile natura dolosa. Secondo la stima dei danni sono andati in fumo 65 ettari."

Inferno di fuoco ai Lidi (foto di Massimo Argnani)

Per quanto riguarda il futuro dell'area interessata dall'incendio si pensa alla rigenerazione della pineta ritagliando appunto un piccolo spazio stile Ground Zero americano dedicato alla memoria. Matteucci comunque precisa: "Il contenuto tecnico della ricostruzione sarà studiato da chi di dovere. La mia opinione molto netta è che vada ricostruita così come voluta da Rava e che viceversa vada scartata l’idea di ‘lasciare fare la natura’. Saranno  necessari interventi di ripiantumazione, sistemi di irrigazione artificiale e la difesa dal cuneo salino".

Per ricostruire però ci vogliono soldi. Il sindaco, su suggerimento di Massimo Medri del Parco del Delta fa un'analisi delle possibilità di finanziamento: "Una possibile fonte potrebbe essere il piano di sviluppo rurale regionale. Un’ altra fonte potrebbe essere il progetto ‘I parchi per Kioto’. Poi ci sono i fondi europei live. Si è deciso di chiedere incontri a Regione e Ministro Clini. Non  escludo di chiedere risorse extra leggi ordinarie e di investire del problema la Commissione Europea. Il Comune lavorerà  all’idea di dedicare ‘l’albero in festa’, manifestazione che si svolge in primavera e che vede i ragazzi delle scuole piantare migliaia di alberi, alla pineta di Lido di Dante".

Incendio in pineta, il day after (Rafotocronaca)

Oltre alla ricostruzione serve anche un progetto che protegga la pineta da futuri vandalismi: "Va messo a punto un nuovo programma di fruizione e protezione - spiega Matteucci - perché  nulla potrà  essere come prima. Questo nuovo programma  dovrà nascere da un confronto molto largo e da una convergenza di obiettivi fra organi dello Stato e comunità  locali. Ciò che non va bene sono atteggiamenti del tipo: non potete fare questo o quello perché noi siamo abituali frequentatori e dunque la pineta è nostra. No,la pineta è di tutti e dunque il criterio di scelta sarà quello della valorizzazione e della tutela dei beni comuni."

"Una specifica attenzione sarà  dedicata al tema della protezione della spiaggia e della pineta dall’ingressione marina. Io penso che i soccorsi siano stati efficaci e tempestivi e non condivido affatto i giudizi superficiali e infondati che ho letto. Voglio nuovamente ringraziare il Corpo Forestale dello Stato, i Vigili del Fuoco, la Polizia Municipale, le Forze dell’Ordine e i volontari per il lavoro svolto per domare l’incendio. E’ chiaro che quello che è accaduto ci spinge ad una rimessa a punto dei sistemi preventivi di controllo, anche se è chiaro che è molto difficile sigillare con i controlli un area cosi vasta e con quelle caratteristiche".

Infine, il sindaco parla dell'idea di una Fondazione: "E' un’ ipotesi da studiare bene. E’ chiaro che la maggioranza  dovrà  essere pubblica. L’ utilità di questa scelta può derivare dal fatto che, oltre alla cementificazione, è esclusa qualsiasi espansione o insediamento di attività economiche private nell’area dell'incendio, per ragioni evidenti: l’incendio non può   ‘pagare’. Con una Fondazione si potrebbero mobilitare risorse private a fini pubblici.

"La ricostruzione della pineta  - aggiunge Matteucci - entrerà nel dossier di Ravenna 2019 Capitale Europea della Cultura. Inoltre, domenica 19 agosto si terrà la giornata di lutto civico; oltre  all’incontro alle 10 alla Bevanella, alle 9 verrà  posata una corona di fiori a Lido di Dante, in un luogo che comunicheremo. Invito le associazioni e i Comitati cittadini a promuovere iniziative nel pomeriggio e nella serata del 19 agosto”.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Incendio alla pineta, Matteucci vuole una piccola "Ground Zero"

RavennaToday è in caricamento