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Cronaca

Pineta Lido di Dante, una rete fino in mare per impedire l'accesso alla spiaggia

Se cartelli di divieto e staccionate non sono un sufficiente monito all'ingresso in aree protette, a volte occorre prendere soluzioni ben più drastiche. Stiamo parlando della recinzione che da qualche giorno è spuntata nella spiaggia libera tra Lido di Dante e Lido di Classe e che arriva fino in mare

Se cartelli di divieto e  staccionate non sono un sufficiente monito all'ingresso in aree protette, a volte occorre prendere soluzioni ben più drastiche. Stiamo parlando della recinzione che da qualche giorno è stata eretta dall' Ufficio territoriale per la Biodiversità di Punta Marina del Corpo Forestale dello Stato in un ampio tratto di spiaggia libera che va da Lido di Dante a Lido di Classe.

Attraversa la spiaggia e si tuffa fin dentro al mare, impedendo l’accesso a quasi 5 km dell'arenile antistante la Pineta 'Ramazzotti', distrutta da un incendio lo scorso 19 luglio e finalmente pronta a rinascere. Da pochi giorni, infatti, la ditta incaricata dell’asportazione delle piante bruciate  ha comunicato la “fine lavori” e, per evitare che una frequentazione diffusa ed estesa danneggi le numerosissime giovani e delicate pianticelle di pino in via di affermazione, il Corpo Forestale ha eretto i cancelli che arrivano fino in mare impedendo l'intrusione antropica.

Un provvedimento necessario, quello della cancellata in acqua perchè, come spiega a RavennaToday.it il comandante dell’ufficio territoriale della biodiversità di Punta Marina Giovanni Nobili: “Dal 2010 facciamo un'azione di sensibilizzazione attraverso cartelli e staccionate di legno ma, non essendo stati compresi, la rete è diventata un'inevitabile conseguenza data la scarsa sensibilità di alcuni che frequentano quelle zone. Se non fosse stata necessaria, non l'avremmo nemmeno messa”.

Dalla parte di Lido di Classe, la zona “blindata” della riserva naturale inizia a circa 1km e 100mt dall'ultimo stabilimento balneare (Bagno Go go) e l’accesso in pineta è possibile fino alla foce del Bevano mentre a Lido di Dante il tratto lasciato libero è notevolmente più ridotto: si tratta di 800 mt dall'ultimo stabilimento e l'ingresso alla pineta retrostante sarà consentito solo per le visite guidate.

“Nell'area vige il Piano Territoriale della Stazione 'Pineta di Classe e Salina di Cervia' - continua Giovanni Nobili – e regola la fruizione della spiaggia tra Lido di Dante e Lido di Classe. La delibera regionale n°489 del 23/04/2012 vieta l'accesso a determinati punti di spiaggia per motivi di tutela delle specie che vivono e si riproducono in quelle zone.”

Il provvedimento, comunque, non è definitivo: “Dopo il 15 luglio – conferma il Comandante – vi sarà un ampliamento del tratto di spiaggia concesso alla balneazione in quanto, normalmente, dopo quel periodo le specie animali dovrebbero aver terminato l'allevamento dei pulcini.”

Tuttavia l'ampliamento della zona protetta e la cancellata non sono state ben accolte dagli operatori balneari che temono una riduzione delle presenze . A tal proposito, Nobili risponde: “Penso che su 140 km di costa romagnola adibita al turismo balneare, dedicarne circa 8 alla natura tutelando l'habitat di alcune specie di piante e animali e destinarli a visite escursionistiche debba far riflettere.” C'è da dire, inoltre, che rispetto alla norma regionale che regolamenta la balneazione, lo spaziodi spiaggia concesso alla pubblica utenza è il doppio.

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