Inchiesta 'spese pazze', prime assoluzioni: Mazzotti e Fiammenghi (Pd) rinviati a giudizio
Prime assoluzioni nell'inchiesta spese pazze: il giudice per le udienze preliminari ha assolto il deputato del Pd ed ex presidente dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna Matteo Richetti e gli ex consiglieri Anna Pariani e Marco Barbieri (Pd) e Roberto Sconciaforni (Federazioni Sinistra democratica)
Prime assoluzioni nell'inchiesta spese pazze: il giudice per le udienze preliminari ha assolto il deputato del Pd ed ex presidente dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna Matteo Richetti e gli ex consiglieri Anna Pariani e Marco Barbieri (Pd) e Roberto Sconciaforni (Federazioni Sinistra democratica). Altri 13 consiglieri del Pd sono invece stati rinviati a giudizio, tra questi Miro Fiammenghi e Mario Mazzotti, neo direttore di Legacoop Romagna.
MAZZOTTI - "Prendo atto, con grande rispetto, della decisione del giudice per le udienze preliminari, e accolgo anche con soddisfazione la sentenza con cui lo stesso giudice ha assolto - perché il fatto non sussiste - tutti i consiglieri che rispetto alla stessa vicenda in cui sono ora imputato hanno scelto la strada del rito abbreviato. E’ uno squarcio di verità in una vicenda in cui sono certo di avere agito sempre e in ogni occasione nella piena correttezza e legalità - dihiara Mazzotti -. E’ un ulteriore conforto della validità della posizione che ho sempre portato avanti, dopo che molti colleghi sono usciti con l'archiviazione della loro posizione processuale, trovandosi con un quadro di contestazioni di spese identiche alle mie. Sono certo che in sede processuale dimostrerò come la mia condotta, al pari di quella dei miei colleghi del gruppo Pd, sia sempre stata conforme e rispettosa delle leggi, dei regolamenti e delle direttive del capogruppo in materia di spese e rimborsi. Affronterò con determinazione e serenità il processo che mi attende, sicuro che in quella sede ribadirò quanto fin qui detto e documentato".
FIAMMENGHI - "Non posso che prendere atto delle decisioni del Giudice, decisioni che rispetto. Al tempo stesso, sono lieto dell’assoluzione (“perché il fatto non sussiste”) dei quattro ex consiglieri che hanno scelto il rito abbreviato - dice Fiammenghi -. Questo a conferma di quanto sostenuto da ognuno di noi in questi anni. Ribadisco ciò che ho già detto e dimostrato in più occasioni: ho sempre svolto il mio lavoro di consigliere nel totale rispetto delle leggi e dei regolamenti in vigore in quegli anni. L’ho fatto con la volontà di rappresentare gli interessi, i bisogni, le domande della Regione e del territorio elettivo. Perciò ho mantenuto, durante tutto il mandato, un rapporto vivo e costante con le Istituzioni, le Associazioni, i cittadini della Provincia di Ravenna, di altre parti del territorio regionale e nazionale".
“Assolti perché il fatto non sussiste i tre consiglieri regionali Pd che avevano chiesto il rito abbreviato. Sono certo che lo stesso varrà per gli altri che hanno deciso di sottoporsi al rito ordinario.” Questo il commento del segretario provinciale del Pd, Michele de Pascale, alla notizia dell’assoluzione di Richetti, Pariani e Barbieri. “Queste assoluzioni sono la prova che al rispetto per l'azione della magistratura va abbinato un assoluto rispetto per chi è oggetto di indagini o processi - conclude -. Per quel che riguarda le mie conoscenze dirette piena e assoluta fiducia in Miro, Mario, Damiano, Thomas e Roberto.”
MATTEUCCI - Scrive il sindaco Fabrizio Matteucci: "Oggi gli ex Consiglieri Regionali del PD Anna Pariani, Matteo Richetti e Marco Barbieri , accusati di avere sperperato soldi pubblici, sono stati assolti "perchè il fatto non sussiste". È la conferma che bisogna rispettare il lavoro della Magistratura ma altrettanto le persone accusate, perché fino a condanna definitiva vale la presunzione di innocenza. Altri Consiglieri verranno giudicati nei prossimi mesi per accuse simili. Il totale rispetto per l'iter processuale e per la Magistratura non mi impedisce in alcun modo di dire pubblicamente e molto volentieri che per me Miro Fiammemghi e Mario Mazzotti sono due persone oneste, onestissime. Lo dico con cognizione di causa perché ho lavorato per anni insieme a entrambi. Io attendo gli sviluppi del procedimento giudiziario che li riguarda con rispetto del lavoro della Magistratura e con fiducia nell'onestà di Miro e Mario."