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Incidenti stradali Castel Bolognese / Via Emilia Levante

Travolta e uccisa a Castel Bolognese, le prove inchiodano il pirata: "Scappato per paura"

Preso il "pirata della strada" che sabato scorso ha travolto ed ucciso a Castel Bolognese l'anziana Imelde Ghetti. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Faenza, coadiuvati dai colleghi castellani, hanno arrestato un incensurato pensionato

Preso il “pirata della strada” che sabato scorso ha travolto ed ucciso a Castel Bolognese l'anziana Imelde Ghetti. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Faenza, coadiuvati dai colleghi castellani, hanno arrestato un incensurato pensionato 58enne nato a Firenze, ma domiliato a Crespino sul Lamone, nel comune di Marradi. Nei giorni scorsi un "pool" di Carabinieri appositamente costituito per seguire le indagini hanno analizzato per ore le immagini delle telecamere cittadine per trovare gli elementi necessari a risalire al suv che ha investito la donna.

LE INDAGINI - Sul posto i militari del Nucleo Operativo di Faenza "specialisti" nelle indagini tecniche avevano rinvenuto e sequestrato alcuni piccoli frammenti di carrozzeria, fra cui una porzione della "mascherina" anteriore apposta superiormente al paraurti nonché' uno stemma della "Land Rover". pezzi che a seguito di una fitta corrispondenza con la concessionaria dell’area di Ravenna nonché con la "casa madre" britannica hanno consentito in primo luogo di stabilire che si trattava di un veicolo immatricolato nel 1998 e poi di individuare una lunga lista di veicoli in quel modello in uso a residenti nella regione Emilia Romagna.

Travolta e uccisa da pirata della strada (foto Argnani)

I FRAMMENTI - Addirittura su uno di quei frammenti rinvenuti vi erano le cifra finali di un codice alfanumerico attraverso il quale gli uomini dell'Arma sono riusciti a risalire all'esatto modello di fuoristrada e quindi a "stringere" ulteriormente il campo di ricerca. Sono state numerosissime le verifiche effettuate dagli inquirenti, che hanno controllato uno ad uno i mezzi presenti nella "lista" per controllarne le caratteristiche.

LA SVOLTA - La svolta è arrivata mercoledì pomeriggio, anche ad una segnalazione di un passante che aveva notato un "Freelander" parcheggiato nel centro abitato di Lugo ed aveva informato la polizia municipale di Faenza. I carabinieri manfredi, grazie anche al supporto dei colleghi di Lugo, sono riusciti a localizzare il fuoristrada e quindi individuare il proprietario. Le successive verifiche tecniche hanno consentito di appurare che i frammenti rinvenuti sul luogo del sinistro si "incastravano" perfettamente con le parti mancanti sul veicolo in uso al 58enne. Inoltre il cofano anteriore presentava un'evidente ammaccatura assolutamente compatibile con la dinamica dell'incidente ripresa dalle telecamere.

LA CONFESSIONE - Il proprietario del veicolo è stato trattenuto nella Caserma dell'Arma di via Da Maiano  fino a tarda notte, preso atto delle schiaccianti "prove" raccolte dai Carabinieri contro di lui,  alla fine è "crollato" e si è sfogato con un maresciallo del Nucleo Operativo al quale ha ammesso di aver investito la povera anziana e di essere subito fuggito in preda al panico, dopodiché nei giorni successivi non aveva avuto il coraggio di presentarsi spontaneamente nonostante il rimorso per l'accaduto.

LA CONVALIDA DELL'ARRESTO - Dopo la sua spontanea "confessione" il 58enne non è stato mai lasciato dallo stesso maresciallo con cui precedentemente si è "sfogato" proprio per evitare che andasse incontro ad un "crollo" emotivo visto il suo stato psico-fisico già fortemente provato. Giovedì mattina è stato celebrato il rito per la convalida dell'arresto. L’attività investigativa è stata coordinata dai sostituti procuratori Ciriello e Ceroni, costantemente informati durante le fasi dell'indagine.

IL SINDACO - "Vorrei sentitamente ringraziare tutte le Forze dell'Ordine - esordisce il sindaco Daniele Bambi -. Solo grazie al loro impegno e alla segnalazione della donna che ha avvertito le stesse forze dell'ordine, che va ringraziata per l'alto senso civico dimostrato, il colpevole è stato consegnato alla giustizia. La complessa operazione sul territorio è iniziata già a partire da poche ore dopo l'avvenuto incidente".

"Un difficile e complesso lavoro di investigazione - prosegue il primo cittadino - che oltre a testimoniare ancora una volta il valore delle stesse presenti in città, dimostra anche come l'ausilio di tecnologie qualitative, come la videosorveglianza siano quantomai efficaci se inserite in un contesto di azioni coordinate e congiunte a salvaguardia della sicurezza della nostra comunità».

E così Bambi sottolinea ancora una volta "il mio più sentito ringraziamento al Prefetto Bruno Corda, al Comandante provinciale il Colonnello Guido De Masi e a quelli della stazione di Faenza il Capitano Cristiano Marella e in particolare Castel Bolognese nella figura del Maresciallo Gennaro Voccia e suoi collaboratori». Il Comune di Castel Bolognese sta valutando di costituirsi Parte civile al processo".

IL COMMENTO DI PAGANI - L'onorevole Pd Alberto Pagani ha espresso i suoi complimenti all'Arma: "Mi congratulo con il colonnello De Masi per l’ottimo esito delle indagini. Le istituzioni hanno il dovere di attivare politiche di prevenzione; per questo, insieme al Comune di Castel Bolognese e in collaborazione con il Ministero dei Trasporti, stiamo lavorando alla sperimentazione di un importante progetto, che spero si possa attuare al più presto. I numeri delle vittime della strada ancora sono troppo pesanti, dobbiamo studiare azioni dirette a tutto quanto sia possibile fare e progettare per la sicurezza stradale e soprattutto tutelare gli utenti più deboli, che sono i pedoni ed i ciclisti."

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