Gli studenti universitari mettono a nudo le loro richieste: "Ravenna ha potenziale"

L'associazione studentesca UniversiRà ha incontrato l’assessore alla Pubblica Istruzione Ouidad Bakkali e il consigliere comunale Lorenzo Margotti. Sono state messe in luce alcune problematicità: "esigue convenzioni con gli esercizi commerciali ravennati, la mancanza della figura di un medico di Campus (ad ora presente in quelli di Forlì, Rimini e Cesena) e di infrastrutture, come una mensa universitaria e uno studentato".

Sono state raccolte proposte più specifiche, da parte degli studenti del Dipartimento di Beni Culturali, in merito all’accesso ai principali monumenti ravennati della Diocesi, ad ingresso gratuito per i residenti ma non per gli universitari, i quali hanno necessità di visitarli per motivi didattici e formativi". Inoltre, i laureandi domiciliati a Ravenna, sottolineano un loro disagio causato "da orari troppo limitanti per quanto riguarda i mezzi pubblici e la chiusura serale dei principali locali del centro". 

Tali questioni sono state rese note ai rappresentanti del Comune per sottolineare "la volontà, da parte degli studenti, di collaborare e instaurare un rapporto di dialogo e reciproco scambio con la città". Viene rimarcato come Ravenna abbia "un enorme potenziale per via dei corsi di laurea legati ai Beni Culturali, alle Scienze Ambientali, alla Giurisprudenza, all’Ingegneria Edile e alle Scienze Diplomatiche: insieme possono costituire un vero e proprio Campus all’avanguardia, centro di eccellenza per lo studio e la ricerca". I ragazzi di UniversiRà sono convinti "che questo incontro sia stato il primo passo di una collaborazione e di un progetto concreto per dare più spazio agli universitari, integrandoli a pieno all’interno del tessuto urbano".