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Cronaca Faenza

Faenza, ucciso da un colpo di pistola: "Ho premuto il grilletto mentre giocavo"

La Procura di Ravenna ha chiesto che sull'omicidio rimanga l'accusa della volontarietà, con relativa custodia in carcere per pericolo di fuga. Per la difesa il reato deve essere derubricato in omicidio colposo

Un gioco finito in tragedia. Davanti al giudice Antonella Guidomei, il 22enne albanese Marin Gjeloshi ha ripercorso gli attimi costati la vita al 20enne russo Andrey Goncharov, ucciso nella nottata tra mercoledì e giovedì in un'abitazione a Faenza da un colpo d'arma da fuoco. Il 22enne durante l'udienza di convalida dell'arresto ha spiegato di aver acquistato al prezzo di 90 euro la pistola, una Beretta 7.65 risultata rubata a Imola, al fine di rinvenderla ad un pusher marocchino che gli aveva veduto anche dell'hashish.

Ha spiegato che la notte della sciagura si trovava a casa di un amico bosniaco insieme a due connazionali e alla vittima. Quindi la tragedia. Il giovane ha riferito di avere inavvertitamente premuto il grilletto della pistola mentre ci stava giocando e di non aver mirato alla tempia dell'amico. A quel punto è fuggito a Castel Bolognese da un amico connazionale, per poi decidere di consegnarsi spontaneamente ai carabinieri. Le indagini sono state condotte poi dalla Polizia.

La Procura di Ravenna ha chiesto che sull'omicidio rimanga l'accusa della volontarietà, con relativa custodia in carcere per pericolo di fuga. Per la difesa il reato deve essere derubricato in omicidio colposo, con la richiesta della libertà o degli arresti domiciliari dalla moglie connazionale a Faenza, anche col braccialetto elettronico. Si attende la decisione del giudice.

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