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Cocaina nelle mutande: dopo un anno preso l’amico che gliel'ha spacciata

Un albanese di 23 anni, J.C. le sue iniziali, residente a Faenza è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Ravenna, in esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere

Un albanese di 23 anni, J.C. le sue iniziali, residente a Faenza è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Ravenna, in esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal giudice per le indagini preliminari Piervittorio Farinella su richiesta del pubblico ministero Isabella Cavallari al termine di un'attività d'indagine iniziata il 16 novembre del 2011, quando - all'epoca dei fatti - venne arrestata un'amica del giovane.

Il 23enne è stato rintracciato in casa, dove si trovava agli arresti domiciliari per aver commesso un furto aggravato lo scorso marzo. Le indagini nei suoi confronti sono scattate dopo l’arresto avvenuto nella notte fra il 15 e 16 novembre 2011 nel corso di una operazione di controllo effettuato dall’Antidroga della Squadra Mobile. All’epoca venne arrestato N.B., ventisettenne di nazionalità albanese residente a Ravenna, che aveva ceduto a H.K. le sue iniziali, cittadina ucraina diciannovenne residente a Faenza, un involucro contenente cocaina.

La donna infatti, dopo lo scambio, è stata controllata a bordo in un’auto, in compagnia di altri giovani, e trovata con l’involucro della droga nascosto nella biancheria intima. La verità è emersa dopo un anno di indagini: quella droga era diretta al suo compagno, denunciato all’epoca per porto di oggetti atti ad offendere poiché aveva un tirapugni in metallo.

Le indagini successive all’arresto di N.B., al quale vennero sequestrati ben 30mila euro, occultati nella sua abitazione e considerati l’incasso dello spaccio, consentirono di arrestare agli inizi del dicembre 2011 un 34enne italiano, trovato con circa 5 chili di marijuana, una pistola clandestina e circa un chilo di cocaina ed, in seguito, di sottoporre dopo pochi giorni a fermo di indiziato di delitto coloro che gliela avevano ceduta.

Si tratta di due fratelli di N.B., di 29 anni e di 21 anni, domiciliati a Russi, privi di permesso di soggiorno, mentre stavano scappando dalla provincia ravennate verso il loro Paese di origine. Con l’arresto di J.C.. si è conclusa l’indagine della Sezione Antidroga della Squadra Mobile che ha portato all’arresto dei responsabili di un importante giro di droga che faceva riferimento ai tre fratelli albanesi ed altri pusher di medio livello che operavano nel contesto ravennate.  

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