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Cronaca

Infortunio mortale a Trieste, sciopero al porto di Ravenna per chiedere "più sicurezza sui luoghi di lavoro"

"La sicurezza sul lavoro assume un ruolo fondamentale e richiede la precisa applicazione di quanto già previsto dalla legge", affermano i sindacati

Un incidente mortale è accaduto giovedì al porto di Trieste. A perdere la vita, secondo quanto riporta TriestePrima, è stato un operaio di 58 anni di nome Paolo Borselli, stato trovato morto nelle acque all'interno del porto. "La nuova morte sul lavoro deve indurre tutti a una riflessione concreta, a partire dal Governo che deve imporsi un cambio di rotta sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro", affermano i sindacati Filt, Fit e Uiltrasporti di Ravenna che indicono uno sciopero dei lavoratori del porto ravennate dalle 12 alle 13 di venerdì.

Il lavoratore portuale morto a Trieste sarebbe "finito in mare con il muletto con il quale stava operando - dichiarano i sindacati - Gli incidenti sul lavoro non accennano a diminuire e continuano a registrare ancora vittime. Gli esiti delle indagini saranno utili a individuare le dinamiche e gli eventuali soggetti responsabili di tale tragedia, ma non restituiranno alla propria famiglia il lavoratore".

"La sicurezza sul lavoro assume un ruolo fondamentale e richiede la precisa applicazione di quanto già previsto dal DL 272/99 e di tutte le ulteriori misure utili a contrastare gli incidenti in termini di prevenzione e di diffusione della cultura della sicurezza", sottolineano Filt, Fit e Uiltrasporti di Ravenna, che insieme ai lavoratori dei porti piangono questa nuova vittima e proclamano, in segno di lutto, lo sciopero nazionale di un'ora di tutti i lavoratori portuali per la giornata di venerdì.

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