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Cronaca

Insulti razzisti all'assistente dell'arbitro, la squadra: "Valutiamo di giocare a porte chiuse"

La società "accetta e condivide la sanzione ricevuta dal giudice sportivo, che peraltro rimarca la collaborazione da parte del Ravenna Fc nell’individuare il responsabile (ammenda e una gara a porte chiuse)"

Nuovo episodio di razzismo in campo, dopo quello avvenuto qualche giorno fa durante la partita tra Erika Lavezzola e Pro Loro Reda. Nella partita del campionato Juniores Ravenna Fc – Tau Altopascio, infatti il direttore di gara è stato costretto a interrompere temporaneamente il gioco nella ripresa per un insulto a sfondo razziale proferito dal pubblico nei confronti del suo assistente.

La società Ravenna Fc, nell’esprimere la propria solidarietà nei confronti dell’assistente arbitrale, ribadisce con fermezza come "per gesti di tale viltà non ci sia spazio, non solo nel mondo dello sport, ma in tutta la società civile. Il Ravenna è impegnato da anni nel trasmettere ai propri tesserati valori quali inclusività, rispetto e spirito di comunità, lottando contro ogni forma di razzismo o discriminazione. Siamo consapevoli che i vergognosi fatti riportati siano atteggiamenti non imputabili a tutto il pubblico presente, ma di certo non possono essere tollerati".

La società "accetta e condivide la sanzione ricevuta dal giudice sportivo, che peraltro rimarca la collaborazione da parte del Ravenna Fc nell’individuare il responsabile (ammenda e una gara a porte chiuse). In futuro sarà nostra cura valutare, con grande rammarico soprattutto nei confronti dei ragazzi impegnati in campo, la possibilità di disputare le prossime gare del campionato juniores a porte chiuse, qualora detti vergognosi atteggiamenti dovessero essere ripetuti".

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