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Cronaca

Terremoti nei Paesi del Mediterraneo: a Ravenna un congresso internazionale

Il congresso, che si terrà da lunedì a giovedì prossimi, vedrà la partecipazione di oltre 70 esperti provenienti da più di venti diversi Paesi dell’area oggetto di studio

Ravenna si prepara ad accogliere, negli spazi del Grand Hotel Mattei, il 36esimo International Workshop on Seismicity and Earthquake Engineering in the Extended Mediterranean Region. Il congresso, che si terrà da lunedì a giovedì prossimi, vedrà la partecipazione di oltre 70 esperti provenienti da più di venti diversi Paesi dell’area oggetto di studio. L’evento rientra nel programma di Riduzione dei Danni da Terremoti nella Regione del Mediterraneo Orientale (Relemr) lanciato nel 1993 da Unesco e U.S. Geological Survey (Usgs) allo scopo di valutare, stimare e ridurre i danni provocati da terremoti in quest’area.

L’appuntamento ravennate è organizzato da Fondazione Flaminia, Università di Bologna, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Centro Eventi estremi e Disastri e Ministero per i Beni e le Attività culturali, e promosso da Unesco e U.S. Geological Survey. Quest’anno il congresso includerà una speciale sessione su come difendere i beni culturali dai terremoti, un tema sul quale l’Italia vanta una leadership indiscussa.

Al centro dei lavori sarà inoltre la valutazione della pericolosità sismica nell’area del Mediterraneo in oggetto a partire dai casi studio di ciascun Paese e tenendo conto delle differenti scale e metodologie esistenti. Sarà inoltre affrontato il tema della stima e mitigazione del rischio sismico riguardante il patrimonio culturale di tipo archeologico e architettonico esistente nei Paesi della comunità Relemr.
 

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