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Cronaca

Irrompono nell'appartamento del pusher: e mentre tornano in caserma ne arrestano un altro

La professionalità dei militari dell’arma non si è fermata neanche durante il rientro in caserma per la stesura dei relativi atti dopo la perquisizione

Era destinata al mercato ravennate la droga sequestrata nella tarda serata di sabato all’interno di un appartamento di un cittadino italiano e lungo la strada del rientro in caserma. E' l’esito dell’attività d’indagine dei Carabinieri della stazione di via Alberoni nell’ultimo weekend.

I militari, scoperto che un 53enne italiano residente in zona Gulli era in possesso di un considerevole quantitativo di stupefacente, hanno organizzano uno specifico servizio di osservazione nei pressi dell’abitazione, monitorando i movimenti dell'uomo. Appena avuta la possibilità di procedere senza pregiudicare il buon esito dell’operazione, i militari hanno fatto irruzione all’interno dell’appartamento rinvenendo 125 grammi di marijuana e due bilancini di precisione. Conferma, questa, che lo stupefacente a breve sarebbe stato smerciato nella “piazza” ravennate.

La professionalità dei militari dell’arma non si è fermata però neanche durante il rientro in caserma per la stesura dei relativi atti dopo la perquisizione: infatti gli stessi Carabinieri, nel percorrere la strada di rientro, hanno notato due cittadini tunisini, già a loro noti, intenti a effettuare una compravendita di stupefacente. Accostata l’auto di servizio, sono bastati pochi minuti di osservazione per decidere di intervenire proprio all’atto dello scambio e sequestrare ulteriori 125 grammi di eroina e la somma contante di 250 euro.

Di fronte agli elementi raccolti e al termine delle formalità, il 53enne italiano e il pusher tunisino sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, mentre per l’acquirente, trattandosi di persona senza fissa dimora, si sono aperte le porte delle celle di sicurezza del comando provinciale dei Carabinieri. Nella mattinata di lunedì, a conclusione dei due distinti processi per direttissima tenutisi a seguito di udienza, svoltasi in remoto all’interno degli uffici del Comando Provinciale Carabinieri, il Giudice del Tribunale di Ravenna ha convalidato tutti gli arresti, disponendo l’obbligo di firma per il cittadino italiano e l’obbligo di dimora  - con permanenza nel domicilio durante le ore notturne - per i due cittadini tunisini.

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