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Cronaca

Jova Beach Party, il progetto 'Ri-party-amo' per ripristinare l'habitat naturale di Marina di Ravenna

Un programma articolato in tre principali pilastri, che parte dalla pulizia delle spiagge, passa per progetti di ricostruzione naturale e si conclude con attività di educazione, sia nelle università sia nelle scuole

Si chiama 'Ri-Party-Amo': è il progetto ambientale nato dalla collaborazione tra il Jova Beach Party, Intesa Sanpaolo e WWF Italia presentato presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. L’obiettivo è rendere i giovani, le scuole, le famiglie, le aziende e intere comunità protagonisti della salvaguardia e del restauro della natura d’Italia.

Un programma articolato in tre principali pilastri, che parte dalla pulizia delle spiagge, passa per progetti di ricostruzione naturale e si conclude con attività di educazione, sia nelle università sia nelle scuole, che coinvolgeranno le generazioni più giovani. Grazie a una grande campagna di raccolta fondi ancora attiva sulla piattaforma di crowdfunding For Funding di Intesa Sanpaolo, ad oggi sono stati donati circa 3 milioni di euro che saranno utilizzati per pulire 20 milioni di metri quadri spiagge, laghi, fiumi e fondali; per realizzare 6 macro azioni di ripristino degli habitat; organizzare 8 incontri nelle università italiane e numerosi workshop nelle scuole capaci di coinvolgere un totale di 100mila studenti. Tra tutti coloro che avranno contribuito alla raccolta, 4.000 persone avranno la possibilità di partecipare a due esclusivi concerti che Jovanotti terrà all’Atlantico di Roma e all’Alcatraz di Milano il 12 e il 14 novembre.

Donatella Bianchi, Presidente WWF Italia, commenta: "Da dove può ripartire il nostro Paese se non dal prendersi cura, con amore, della salute del nostro territorio e delle nuove generazioni. Ecco, quando abbiamo immaginato Ri-Party-Amo abbiamo pensato a qualcosa capace di attivare le migliori energie e coinvolgerle in una delle più grandi mobilitazioni mai tentate per ripulire le spiagge italiane dalla plastica e mettere in cantiere progetti di restauro naturale: un esempio concreto di come si possa costruire un mondo con più natura. Ma non può esserci nessun futuro senza i giovani, quelli con cui ci confronteremo nelle scuole e nelle università e insieme ai quali cercheremo di tracciare la rotta della sostenibilità per le sfide di oggi e quelle di domani, perché i prossimi anni saranno cruciali per costruire un futuro decarbonizzato e al 100% rinnovabile, un futuro in cui invertire la perdita di biodiversità e proteggere la natura che è alla base della nostra salute. Questo progetto rientra nella strategia del WWF per dare un contributo ad affrontare le grandi emergenze ambientali che oggi fanno parte del nostro presente e di cui dobbiamo occuparci tutti insieme. For Nature, for Us".

Il primo pilastro di Ri-Party-Amo riguarda le pulizie di spiagge, laghi, fiumi e fondali da plastica e dai rifiuti che li stanno inquinando. Solo nel Mediterraneo finiscono circa 230 mila tonnellate di plastica ogni anno: sono l’equivalente di 500 container pieni di rifiuti plastici al giorno. Da settembre 2022, per un anno intero, sarà possibile partecipare a 24 grandi iniziative di mobilitazione e ad oltre 2.000 attività che hanno l’obiettivo di ripulire 20 milioni di metri quadrati di spiagge, laghi, fiumi e fondali, coinvolgendo oltre 10 mila volontari. Gli eventi di pulizia saranno momenti di festa e socialità all’insegna della tutela ambientale: una grande mobilitazione a cui famiglie, scuole e giovani da tutta Italia potranno partecipare, attraverso una piattaforma dedicata a cui sarà possibile registrarsi da giugno. Le prime due mobilitazioni saranno il 18 e il 25 settembre 2022, solo con queste si puliranno circa 2 milioni di metri quadrati di spiagge, laghi e fiumi.

Ri-Party-Amo sarà anche un progetto pilota per mostrare come, attraverso opere di ingegneria naturalistica e di restauro naturale, si possono produrre benefici ambientali permanenti in alcuni degli ambienti più fragili e degradati. Quattro gli habitat oggetto dell’intervento: zone umide, fiumi, laghi ed ecosistemi dunali. Prime fra tutti le zone umide: elementi chiave del ciclo dell’acqua che svolgono un ruolo di collegamento ecologico di grande importanza, fra cui il controllo delle inondazioni. Poi ci sono i fiumi, che in Italia sono circa 1.200, di cui il 41% è ben al di sotto di un buono stato ecologico. Si aggiungono i laghi (solo il 20% in Italia è in buono stato) e le dune che, insieme alle coste sabbiose, sono ambienti fragili attualmente esposti a numerose pressioni e particolarmente minacciati nel prossimo futuro. Il bacino del Mediterraneo, ad esempio, è uno degli hotspot mondiali di biodiversità ma, allo stesso tempo, è una delle regioni del mondo maggiormente soggette ad una forte pressione antropica storica.

Grazie a Ri-Party-Amo verranno ricostruiti alcuni ambienti naturali fortemente danneggiati attraverso 6 grandi opere di ingegneria naturalistica in altrettante aree, ripristinando gli habitat e migliorando la fruibilità da parte delle comunità locali. Le aree in cui saranno collocati gli interventi sono gli habitat dunali di Torre Flavia (RM) e di Marina di Ravenna, le zone umide di Albenga (SV), le sponde e le aree limitrofe del fiume Seveso a Bresso (MI), il Bosco di Policoro (MT) e le dune di Castel Volturno (CE).

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