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Cronaca Cervia

L'appartamento confiscato alla mafia diventa una "casa rifugio" per vittime di violenza

L'appartamento è già nelle condizioni strutturali per essere messo, fin da subito, a disposizione per accogliere donne vittime di violenza e loro figli minori

La Giunta del Comune di Cervia ha deliberato l'interesse ad acquisire un immobile del territorio comunale, confiscato alla mafia dalla Procura di Milano, prevedendo, come vuole la legge, una finalità sociale al suo utilizzo. L'appartamento è già nelle condizioni strutturali per essere messo, fin da subito, a disposizione per accogliere donne vittime di violenza e loro figli minori. Già nel 2012 un appartamento sequestrato alla mafia diventò Casa rifugio. Gestito dall'Associazione di Volontariato "Linea Rosa Onlus" di Ravenna, consente di offrire alle donne vittime di violenza un luogo sicuro ed anche un tempo e delle relazioni che consentiranno, grazie al supporto delle operatrici e degli attori istituzionali coinvolti, di recuperare il proprio equilibrio psichico e la propria autonomia e di compiere un percorso di riprogettazione della propria vita.

"Con questa seconda Casa rifugio avremo l’occasione di implementare i servizi della rete provinciale di supporto alle donne vittime di violenza  spiega l'assessore Rossella Fabbri - Le donne è spesso opportuno che si allontanino dagli uomini violenti e per questo i Comuni della Provincia di Ravenna, in collaborazione con le Associazioni di volontariato dedicate, cercano di operare sempre più in sinergia per consentire cambi di residenza utili ai percorsi di uscita dalla violenza domestica e di reinserimento sociale. Cervia è da anni in prima linea nella difesa dei diritti delle donne, basti pensare ai tanti servizi offerti dallo Sportello "Sei Donna" e alle iniziative di sensibilizzazione culturale realizzate sul territorio. E' importante mantenere alta l'attenzione nei confronti del fenomeno della violenza e della discriminazione nei confronti delle donne, promuovere atteggiamenti culturali positivi per contrastare questa piaga. E' indispensabile anche investire risorse su questo importante obiettivo: la Casa rifugio è un riferimento importante per chi vive questi problemi e il nostro impegno è di garantire anche questo servizio".

"Ridare alla collettività un bene sequestrato alla mafia è uno dei segnali più forti di legalità e di contrasto alle mafie - aggiunge il sindaco Luca Coffari - Il nostro territorio deve mantenere sempre altissima la guardia e colgo l'occasione per ringraziare e sottolineare un grande lavoro, spesso sotto traccia, svolto dalla Prefettura e Forze dell'Ordine, oltre che con indagini anche con strumenti preventivi ed interdittive antimafia. È purtroppo constatato come in questa zona la criminalità organizzata punti soprattutto a fare affari e riciclare denaro, le azioni di contrasto e prevenzione sono complicate ma fondamentali per mantenere l'economia locale sana. Oltre agli strumenti di legge, come Comune insieme alla Regione investiamo in progetti per promuovere la cultura della legalità. La cittadinanza responsabile, la coesione e la solidarietà sono l’antidoto migliore per mantenere le nostre città libere dalle mafie".

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