L'enteroscopio motorizzato donato da un cittadino all'ospedale per trattare tumori e malattie infiammatorie
I risultati di questa tecnica, indicata nella diagnosi e nel trattamento di alcune patologie del piccolo intestino, hanno mostrato un eccellente tasso di efficacia clinica e un buon profilo di sicurezza
Sono stati presentati a Roma al congresso nazionale dei gastroenterologi dal dottor Alessandro Mussetto, direttore facente funzione dell’unità operativa Gastroenterologia dell’ospedale di Ravenna, i primi dati italiani sulla enteroscopia a spirale motorizzata, strumentazione presente all’ospedale di Ravenna dall'anno scorso grazie alla donazione di un privato cittadino fatta in ricordo della madre Elmira Gamberini e del dottor Omero Triossi.
I risultati di questa tecnica, indicata nella diagnosi e nel trattamento di alcune patologie del piccolo intestino e al momento provenienti dalle casistiche di Brescia, Parma e Ravenna, hanno mostrato un eccellente tasso di efficacia clinica e un buon profilo di sicurezza.
L’enteroscopia è una tecnica endoscopica complessa, limitata dall'anatomia e dalla lunghezza dell’intestino tenue, ma non nuova, essendo eseguita a Ravenna con enteroscopi "tradizionali" da oltre 15 anni. Questo nuovo strumento, spiega il dottor Mussetto, grazie al suo moderno meccanismo motorizzato e alle sue doti di magnificazione elettronica esprime, rispetto al passato, un maggior potenziale diagnostico e permette trattamenti più efficaci di malattie infiammatorie, sanguinamenti, polipi e tumori dell’intestino tenue.