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Cronaca

Lidi ravennati, Minichini (Lpr): "Invasione incontrollata di zanzare"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Il problema zanzare esiste in tutte le città, solo che è accentuato in quelle ove il territorio, come quello nostro, è circondato da pinete, parchi e specchi acquei: habitat naturali per la proliferazione delle zanzare. Sono pervenute a Lista per Ravenna segnalazioni di invasione di zanzare da Casalborsetti, Marina Romea, Porto Corsini, Marina di Ravenna, Punta Marina, Lido Adriano, Lido di Dante, Lido di Classe e Lido di Savio. Insomma, lamentele da tutti i Lidi ravennati con forti dibattiti anche sui social network. A fronte della TASI dovremmo ricevere dei servizi, tra i quali anche la lotta alla proliferazione delle zanzare, a Ravenna soprattutto la cosiddetta "tigre". Il servizio comunale di disinfestazione, per la grande parte rivolto appunto alla lotta alle zanzare, è stato affidato dal Comune, al prezzo di circa un milione e 125 mila euro l'anno, alla propria società di servizio denominata Azimut, di cui fanno parte, gestendone tutti i servizi, anche le beneamate cooperative.

Il Comune cosa fa? Emette un'ordinanza con la quale obbliga il cittadino a non tenere contenitori nei quali possa raccogliersi acqua piovana, a versare il liquido antilarvale nei tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche esistenti nella proprietà privata, ecc. Sensibilizzare la cittadinanza a proteggere se stessa può starci. Ma poi si disinteressa di come Azimut svolga il servizio, evitandone ogni necessario controllo sulla qualità e sul rispetto degli obblighi contrattuali. Azimut in pratica è dunque controllore/controllato di se stessa. Ad esempio, nessuno sa chi in Comune controlli se e come sono effettuati gli sfalci periodici dell'erba, dato che Azimut gestisce anche il verde comunale (al prezzo di un altro milione e 800 mila euro circa l'anno), come vengono effettuati i trattamenti nei fossi e nelle caditoie stradali, nonché le disinfestazioni sulle alberature e nei prati delle località.

Stando alle dichiarazioni del presidente di Azimut e riportate dalla stampa locale, le ultime avverse condizioni meteo avrebbero vanificato tutto. Al cittadino, però, non interessa quali siano state le cause della proliferazione delle zanzare. Azimut è pagata per la prevenzione e la lotta anti zanzare, quindi gli eventi meteo rientrano nei rischi d'impresa, peraltro abbastanza normali, di cui dovrebbe farsi carico. Se un contadino fa i trattamenti al proprio frutteto e il giorno dopo piove, li deve rifare, anche se il costo aggiuntivo non potrà mai incidere sul prezzo di vendita, se vuole restare sul mercato. Viceversa, l'imprenditore pubblico/cooperativo che gestisce in monopolio i servizi comunali, oltre a farli pagare cari alle casse municipali, può ben renderli scadenti, tanto non glieli porta via nessuno, e nessuno nemmeno gli fa pagare penali.

Pasquale Minichini, Lista per Ravenna

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