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Cronaca

L'indagine: cosa cerca il turista in Romagna? Cibo, ospitalità, mare e cultura

Molto buona la valutazione media che i turisti estivi attribuiscono alla nostra regione. Particolarmente apprezzata l’offerta enogastronomica e i ristoranti, l’ospitalità della gente e le strutture dell’accoglienza

Molto buona la valutazione media che i turisti estivi attribuiscono alla nostra regione. Particolarmente apprezzata l’offerta enogastronomica e i ristoranti, l’ospitalità della gente e le strutture dell’accoglienza. A fianco della consolidata motivazione balneare di visita si affiancano elementi emergenti quali la cultura, lo sport, lo shopping, l’enogastronomia e la natura. Questi i risultati salienti che emergono da un’analisi svolta da Unioncamere Emilia-Romagna in collaborazione con Isnart e Unioncamere Italiana. Le analisi sono state integrate con quelle svolte dall’Osservatorio sul turismo dell’Emilia-Romagna.

Analizzare le necessità attuali e le opportunità future per lo sviluppo turistico del territorio. E’ l’obiettivo di uno studio di Unioncamere Emilia-Romagna e ISNART, nell’ambito di un progetto coordinato da Unioncamere italiana e in coordinamento con la Regione. Nel convegno online che si è svolto mercoledì sono state ripercorse le caratteristiche salienti del turismo regionale e esplorate le maggiori linee di tendenza. I risultati dell’indagine sui turisti che hanno visitato la regione, presentata da Unioncamere Emilia-Romagna, si possono riassumere attorno ad alcuni punti.

La valutazione degli elementi dell’offerta turistica

In una scala da 1 a 10 i turisti che hanno visitato l’Emilia-Romagna assegnano un 8,8 all’offerta enogastronomica, un 8,7 per la ristorazione - a pari merito con l’ospitalità della popolazione locale. 8,6 il voto medio per le strutture di alloggio. In generale, il voto complessivo dei turisti per l’esperienza nella nostra regione è un soddisfacente 8,5 sia per i visitatori italiani, sia per i turisti stranieri.

La filiera turistica in regione

Al secondo semestre 2022 conta un totale di 47.900 imprese attive: il 10,7% del dato complessivo delle imprese nella regione. La filiera è composta dal 63% di imprese di ristorazione, dal 14,9% dedicate alle attività ricreative e culturali, l’11% forniscono alloggio, mentre il 7,1% si occupa dei trasporti e il 2,5% sono agenzie di viaggi.

Rispetto al contesto nazionale, l’Emilia-Romagna ospita il 7,6% delle imprese legate al turismo attive in Italia e l’8,9% degli addetti. Ne risulta una dimensione media delle imprese della regione superiore a quella nazionale. L’incidenza massima delle imprese dell’alloggio si trova in provincia di Rimini dove, in linea con la specializzazione turistica del territorio, 3 imprese su 10 offrono soluzioni di alloggio.

Il turista in Emilia-Romagna: non solo vacanze al mare

L’indagine mette in luce anche le motivazioni prevalenti di visita della nostra regione. La nostra regione parte da una forte immagine di meta balneare, (motivazione di visita per oltre il 60% dei turisti) costruita lungo i decenni. A questa consolidata se ne affianca una nutrita schiera di altre che ineriscono i c.d. “nuovi turismi” (cultura, sport, shopping, enogastronomia, natura, eccetera). Queste motivazioni trovano seguito nelle attività che vengono svolte dai turisti una volta arrivati in regione: sole e mare, visita dei centri storici, esplorazione del territorio, shopping, spettacoli, sport, degustazioni, visite a musei e mostre e ad eventi tradizionali e folkloristici.

Come si sceglie la meta

Per quel che riguarda la fonte informativa utilizzata per decidere la meta, il 56% degli intervistati decide sulla base di esperienze personali, mentre Internet influenza il 32,8% dei turisti e il classico passaparola di amici e conoscenti è determinante per il 28% dei viaggiatori.

Il turista delle diverse generazioni

L’analisi ha permesso di mettere in luce che la nostra regione si presta a fruizioni diverse da parte delle diverse generazioni di turisti che trovano nel territorio attrattive in linea con le loro esigenze. Si va dalla generazione Z (fino a 27 anni d’età) che è molto interessata alle attrattive della città come alle località appenniniche, ai senior (con oltre 72 anni ed oltre) più attenti alla qualità della ricettività, ma altrettanto interessati alle località appenniniche. Senza dimenticare le generazioni intermedie (Y, da 28 a 41 e X, da 42 a 57) che, essendo spesso accompagnate dai figli, sono più attente ai servizi per la famiglia e alle comodità in generale. Tra queste generazioni e i senior si collocano i baby boomer (da 58 a 72) interessati a tutti i prodotti turistici regionali e che condividono, inaspettatamente, l’interesse per l’enogastronomia con la generazione Z dei più giovani.

Il nuovo sistema informativo per il turismo

ISNART, in collaborazione con gli altri soggetti del Sistema camerale, ha costituito un sistema informativo turistico costituito da due piattaforme che permettono di elaborare e correlare dati e informazioni sul comparto a diverse scale territoriali. Dall’interrogazione di questo sistema sono emerse i dati presentati oggi da Unioncamere Emilia-Romagna via webinar. Questo nuovo sistema è in fase di progressiva introduzione nelle Camere di commercio e consentirà agli uffici una più agevole fruizione dei dati che permetterà, a sua volta, il rafforzamento della capacità di analisi del sistema in tema di turismo. Queste analisi sono state integrate con quelle dell’Osservatorio sul turismo dell’Emilia-Romagna

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