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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cervia

L'Istituto oncologico romagnolo "scende in spiaggia" per spiegare come difendersi dal sole

Prosegue “Good sun good skin”, l’iniziativa dell’Istituto Oncologico Romagnolo realizzata in collaborazione con la Skin Cancer Unit dell’Irst Irccs di Meldola contro il melanoma

Prosegue “Good sun good skin”, l’iniziativa dell’Istituto Oncologico Romagnolo realizzata in collaborazione con la Skin Cancer Unit dell’Irst Irccs di Meldola contro il melanoma. La prima parte dell’attività ha visto le biologhe dello Ior, le dottoresse Claudia Monti e Franca Gentilini, impegnate nelle scuole secondarie della Romagna assieme alla squadra di Ignazio Stanganelli, tra i massimi esperti internazionali di tumore alla pelle: l’obiettivo era quello di sensibilizzare i nostri giovani su una corretta esposizione solare in vista dell’estate. Sono stati coinvolti gli studenti di quattro scuole della Romagna, per un totale di circa 430 ragazzi formati.

L’iniziativa non si è esaurita qui ma sta vivendo una seconda parte, che vede i professionisti della prevenzione dello Ior e dell’Irst Irccs impegnati in un tour delle spiagge della nostra Riviera. Venerdì 30 giugno, in particolare, il progetto arriverà al bagno Fantini di Cervia, con inizio alle 9.30. L'obiettivo principale è la sensibilizzazione dei bagnanti, tutti invitati a partecipare, per fornire loro indicazioni pratiche su come valutare e riconoscere i rischi derivanti da un’esposizione errata al sole e su come adottare tutte le precauzioni possibili. A tale scopo verranno distribuiti strumenti informativi per fornire linee guida alle persone, dai depliant realizzati ad hoc fino alla donazione ai bambini presenti di braccialetti fotosensibili per riconoscere le ore della giornata in cui è meglio restare sotto l’ombrellone. I più piccoli verranno anche coinvolti attraverso un percorso ludico, denominato "Acca2Ior": un gioco pensato appositamente per i giovani, in modo da sensibilizzarli anche sull’importanza di una corretta alimentazione.

“Uno studio recente ha dimostrato come un bambino su quattro, in Italia, ha riportato almeno una scottatura solare durante la propria vita – afferma il dermatologo Stanganelli – e quasi due su dieci al mare sono restii ad usare creme o cappellini per proteggersi dai danni dei raggi ultravioletti. Nei primi 20 anni di età si può concentrare sino all'80% dell'esposizione solare: ma proprio le scottature prese nell'infanzia sono il principale fattore di rischio per il melanoma, perché la pelle memorizza il danno e può innescare il tumore nei soggetti predisposti anche a diversi anni di distanza”.

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