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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

L'omaggio a Mazzini in centro: "Ricordiamo il suo apostolato laico per il progresso dell'umanità"

Il vicesindaco Fusignani ha voluto ricordare la visione mazziniana "di una moderna democrazia repubblicana italiana e di un’Europa federale"

Nel 151esimo anniversario della morte di Giuseppe Mazzini (10 marzo 1872), venerdì mattina è stato reso omaggio alla sua figura con la deposizione di una corona sotto al monumento a lui dedicato, lungo lo scalone del municipio. Erano tra gli altri presenti rappresentanti della Fondazione Ravenna Risorgimento, dell’Associazione mazziniana italiana e dell’Associazione nazionale veterani e reduci garibaldini. “In questo 151° anniversario – sottolinea il vicesindaco Eugenio Fusignani - voglio ricordare Mazzini soprattutto per il suo apostolato laico a favore del progresso morale e civile degli italiani e, più in generale, dell’umanità. Così come per la sua straordinaria visione di una moderna democrazia repubblicana italiana e di un’Europa federale: l’Europa dei popoli, per la cui compiuta realizzazione dobbiamo ancora impegnarci molto. In questo difficile momento invito quanti hanno a cuore questa visione, nel ricordo del pensiero e dell’azione di un maestro come Giuseppe Mazzini, a tenere alto il suo insegnamento”.

Nella stessa giornata, in Piazza Garibaldi a Cervia, in corrispondenza della lapide che lo ricorda nella facciata del palazzo comunale, anche una delegazione del Partito Repubblicano di Cervia e della Cooperativa Aurelio Saffi ha deposto una corona di alloro per celebrare l'anniversario mazziniano. "'Costituire l'Italia in Nazione Una, Indipendente, Libera, Repubblicana'. Questo lo scriveva Giuseppe Mazzini nella “Istruzione generale per gli affratellati nella Giovine Italia” nel 1831. E il suo pensiero, ripreso dai padri costituenti, è ancora oggi vivo e attuale - affermano il segretario comunale Giancarlo Cappelli e il presidente della Cooperativa Aurelio Saffi Vincenzo Righini - Era il 10 marzo del 1872 quando Giuseppe Mazzini morì a Pisa dopo un'esistenza in cui diede, con le proprie idee e azioni, un contributo determinante alla nascita dello stato unitario italiano. Patriota, politico, filosofo e giornalista fu esule in Francia e Svizzera, visse a Londra, e fu il fondatore dell'associazione politica “Giovine Italia”. Animato da profonde convinzioni repubblicane e democratiche il suo pensiero rappresenta un punto di riferimento importante anche nel contesto contemporaneo. Anche nei confronti della figura della Donna il Mazzini rivolgeva un senso di rispetto e una considerazione in chiave moderna. Già nel 1860 scriveva infatti: 'L'Angiolo della Famiglia è la Donna. Madre, sposa, sorella, la donna è la carezza della vita, la soavità dell'affetto diffusa sulle sue fatiche, un riflesso sullo individuo della Provvidenza amorevole che veglia sull'umanità: sono in essa tesori di dolcezza consolatrice che bastano ad ammorzare qualunque dolore. Ed essa è inoltre per ciascun di noi l'iniziatrice dell'avvenire'."

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