L'Università di Bologna per la prima volta tra le prime 200 al mondo. "Il merito è anche di Ravenna"

Qs World University Rankings, la più importante agenzia di valutazione mondiale della qualità universitaria, ha diffuso giovedì i risultati dell'ultima classifica stilata che vede, per la prima volta, l'Università di Bologna entrare tra le prime duecento al mondo, superata in Italia soltanto dal Politecnico di Milano. “E' un risultato che ci riempie di orgoglio - affermano i consiglieri del Partito repubblicano italiano Giannantonio Mingozzi e Chiara Francesconi - perchè lo si deve anche all'impegno di Ravenna e della Romagna che, negli ultimi vent'anni, hanno investito in strutture universitarie, sedi di studio, di ricerca scientifica e in apertura verso lo sviluppo della città, del mondo economico, del commercio e dello svago. Ravenna oggi è un punto di riferimento a livello internazionale negli studi universitari, conta più di 3500 iscritti, 1000 in numero matricole ogni anno e un terzo degli studenti provenienti da fuori sede".

"Con i nuovi dipartimenti e i docenti impegnati in città abbiamo altri impegni da mantenere: il nuovo studentato, la residenza universitaria, i trasporti, lo sviluppo di ingegneria, l'indirizzo verso le attività marittime di giurisprudenza, la qualità della ricerca in conservazione di beni culturali e nel Parco di Classe, il restauro di monumenti, l'utilizzo sul lavoro delle lauree in scienze ambientali che si vanno affermando come le più qualificate in campo nazionale. Questi risultati - continuano Mingozzi e Francesconi - si devono alla disponibilità di tutta la comunità ravennate, all'impegno di Comune, Provincia, Fondazione Cassa di Risparmio, Confindustria, Artigianato e Commercio, cooperazione e altre realtà creditizie ed imprenditoriali, che con noi ci hanno creduto fin dall'inizio e oggi possono andare fiere di un traguardo tanto prestigioso raggiunto in campo internazionale e che fa apprezzare gli studi a Ravenna e la sua conoscenza in tutto il mondo per la disponibilità della città e la sua vocazione verso gli studi”.