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Cronaca

La badante denuncia gli 'orrori' della casa famiglia: "Merita un gesto di ringraziamento"

"Il comportamento di alta responsabilità della badante polacca, ispirato ad altruismo e umanità, a costo del proprio personale sacrificio, merita il rispetto e l’apprezzamento della nostra città"

Dopo che il Comune di Ravenna ha disposto la sospensione dell’attività di una casa famiglia per anziani situata in città a seguito di un’indagine giudiziaria condotta dalla Procura della Repubblica a carico di due badanti e del titolare dell’impresa - accusati di maltrattamenti in concorso a un anziano 94enne allora ospite della struttura - il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi aveva lanciato un appello per trovare un lavoro alla badante che, dopo aver cercato di opporsi al disumano trattamento ed essersi licenziata la sera stessa, si era recata a sporgere denuncia dell’accaduto presso la Polizia locale, attivando in tal modo le indagini giudiziarie.

E ora il consigliere d'opposizione "rincara la dose": "Il comportamento di alta responsabilità della badante polacca, ispirato ad altruismo e umanità, a costo del proprio personale sacrificio, merita anche per l’esempio che rappresenta il rispetto e l’apprezzamento della nostra città - spiega Ancisi in un question time rivolto al sindaco - La signora vuole però mantenere l’anonimato: “Sono una persona umile - ha detto - e ho compiuto solo quello che mi ha detto il cuore. Non cerco riconoscimenti”. Irremovibile. Pur rispettandone il riserbo, un gesto simbolico di ringraziamento e di apprezzamento della comunità ravennate, espresso tramite il suo primo cittadino che la rappresenta, appare comunque doveroso. Chiedo perciò al sindaco se, nelle forme e nei modi che riterrà opportuni, egli intende compiere questo gesto".

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