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Cronaca

La cabina elettrica in mezzo alla nuova pista ciclabile diventa virale: "Sarà rimossa"

"Si pone ancora una volta la mancanza all’interno dell’amministrazione comunale di una struttura operativa che vigili sulla corretta esecuzione delle opere pubbliche comunali realizzate a carico di privati"

È in fase finale di realizzazione, termine massimo il prossimo 31 maggio, il nuovo parco Teodorico, situato tra viale Europa e via Destra Canale Molinetto, in zona Pala De André, dove occupa circa 63 mila metri quadrati di superficie, di cui quasi 1 mila ad uso commerciale. Nell’ambito delle opere di urbanizzazione, poste a carico della ditta privata attuatrice, è stata realizzata, a servizio dell’intero comparto, una nuova pista ciclabile, di cui il Comune di Ravenna ha autorizzato l’apertura anticipata sulla base di una dichiarazione di regolare esecuzione rilasciata dalla direzione lavori il 23 marzo scorso in funzione dell’apertura di alcuni esercizi commerciali.

Viceversa, come segnalato sul web la settimana scorsa ad opera di un semplice cittadino, chi abbia finora percorso quella ciclabile si è imbattuto, a fianco della via Travaglini, in una cabina elettrica posta pericolosamente sulla pista stessa. "Naturalmente, questo alloggiamento della cabina, oltretutto in mancanza di un’idonea segnaletica di restringimento della pista ciclabile, è profondamente sbagliato - commenta il capogruppo di Lista per Ravenna - A seguito di un nostro intervento presso gli uffici competenti, effettuato venerdì scorso, la risposta ricevuta comunica che sono state disposte sia tale segnaletica che la messa in sicurezza dell’area circostante il manufatto, la cui rimozione è prevista entro il prossimo 23 aprile, fatti salvi un eventuale maltempo e la programmazione dei lavori per il cablaggio. Vero è che i lavori non sono ancora stati collaudati e lo spostamento del manufatto, unitamente alla verifica di tutte le opere da prendere in carico dall’amministrazione comunale, costituiranno condizione per l’emissione del certificato di collaudo provvisorio, ragion per cui, nel frattempo, ogni responsabilità rimane in capo alla ditta titolare del permesso di costruzione".

"Si pone tuttavia, ancora una volta, la mancanza, all’interno dell’amministrazione comunale, più volte sollevata da Lista per Ravenna, di una struttura operativa che vigili sulla corretta esecuzione delle opere pubbliche comunali realizzate a carico di privati, ormai molto più numerose di quelle realizzate dall’amministrazione stessa, affinché, prima che siano di uso pubblico, ne sia verificata la totale idoneità, non limitandosi alle dichiarazioni di regolare esecuzione formulate dalla direzione dei lavori stessi - conclude Ancisi in un'interrogazione - Si chiede pertanto al sindaco se intende disporre affinché l’area delle infrastrutture civili possa essere organizzata allo scopo".

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