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Cronaca

La campagna vaccinale non si ferma, Bonaccini: "Se arrivano le dosi, entro l'estate vaccineremo tutti in regione"

Il programma vaccinale regionale prosegue secondo il calendario, le fasce d’età e di priorità indicate a livello nazionale

30mila somministrazioni solo nella giornata di giovedì. Un test superato per la macchina vaccinale dell’Emilia-Romagna, pronta a salire a 45-50mila al giorno in presenza di forniture costanti e maggiori rispetto a quanto avvenuto finora. Attraverso una rete di 143 punti vaccinali in tutto il territorio regionale, oltre a uno delle Forze armate e altri 11 aziendali già attivabili.

Nel ravennate le dosi somministrate giovedì sono state 2.486 cosi suddivise: 1.364 Pala de Andrè, 150 sede vaccinale di San Pietro in Vincoli; 168 sede vaccinale Lugo; 168 sede vaccinale Faenza; 194 sede vaccinale Cervia; 199 sede vaccinale Castel Bolognese; 199 sede vaccinale Alfonsine; 44 a domicilio. Ammontano invece a 3.434 le dosi di  vaccino somministrate a giovedì alle Forze di Polizia e Forze dell’ordine, delle quali 1246 a Ravenna. Mentre i soggetti vulnerabili per patologia vaccinati a giovedì, dei quali 6.453 a Ravenna. Infine, sempre a giovedì, le dosi somministrate dai Medici di Medicina Generale sono state 16.335, delle quali 5.638 nel territorio ravennate.

Intanto, da lunedì 12 aprile la campagna vaccinale viene estesa alle persone dai 70 ai 74 anni, quindi i nati dal 1947 al 1951 compresi, che potranno prenotarsi utilizzando i consueti canali disponibili, dai Cup alle farmacie che effettuano servizio Cup, dal Fascicolo sanitario elettronico ai numeri di telefono attivati dalle aziende sanitarie. Ed entro i primi di maggio è previsto il completamento delle vaccinazioni delle persone con più di 80 anni, con il 73% di loro che a oggi ha già ricevuto la prima dose. 

"Se davvero in Italia arriveranno i 50 milioni di dosi entro fine giugno e gli 80 milioni di dosi entro fine settembre - commenta il presidente della Regione Stefano Bonaccini - l'Emilia-Romagna sarà in grado di vaccinare tutti gli emiliano-romagnoli che lo vorranno entro l’estate, a partire dalle persone più fragili, secondo le indicazioni del Governo e della struttura commissariale”.

L’andamento della campagna vaccinale

Sono già 143 i punti operativi da Piacenza a Rimini, oltre a uno delle Forze armate; 11 quelli aziendali attivabili, ed è in corso, da parte della Regione e delle singole Aziende sanitarie, la raccolta di ulteriori disponibilità di associazioni e aziende. Prosegue anche a pieno ritmo la somministrazione del vaccino, con la macchina organizzativa che solo nella giornata di giovedì ha raggiunto le 30.675 vaccinazioni fatte.

Per quanto riguarda il rafforzamento del personale sono 829 le persone assegnate al Dipartimento di Prevenzione e Sanità pubblica che svolgono, in tutto o in parte, attività di vaccinazione: 213 medici, 470 infermieri, 146 assistenti sanitari. Inoltre, sono stati assunti 106 medici e infermieri e sono pronti a diventare operativi 199 medici in formazione specialistica, con incarichi di 12 ore di lavoro settimanali.

Il programma vaccinale regionale prosegue dunque secondo il calendario, le fasce d’età e di priorità indicate a livello nazionale: le vaccinazioni al personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati; gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, le persone dai 75 anni in su; i cittadini con patologie critiche e con gravi disabilità (fisica, sensoriale, intellettiva, psichica) a prescindere dall’età, oltre al personale scolastico e le forze dell’ordine. A giovedì sera, erano esattamente 1.055.314 le dosi somministrate, di cui 329.631 seconde dosi, quindi le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. E con la nuova apertura delle agende di lunedì la vaccinazione sarà estesa ai cittadini dai 70 ai 74 anni (250mila persone).

Sempre dalla Regione sono poi state fornite alle Aziende sanitarie alcune precisazioni sulla campagna vaccinale del personale scolastico, con la richiesta di garantire la vaccinazione anche a educatori di sostegno, tutor, conduttori di esperienze laboratoriali operanti nei servizi educativi per l’infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, indipendentemente dalla natura giuridica pubblica o privata del datore di lavoro.

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