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Cronaca

La campana suona per Dante: il curioso omaggio della Casa Matha al Sommo Poeta

La campana è stata fusa per celebrare i 700 anni della morte del poeta e riporta un ritratto di Dante. Sarà conservata nella sede dell’antica corporazione ravennate

Il 22 giugno è stata fusa presso la Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone la prima campana al mondo che ricordi i 700 anni della morte di Dante Alighieri. È stata commissionata dall’Ordine della Casa Matha di Ravenna ed è proprio nella sede dell'associazione che la campana sarà presto collocata a memoria della ricorrenza. 

L'associazione è tra le più antiche al mondo, nota già nel X secolo come “Corporazione di pescatori e pescivendoli”. Nel XIII secolo, l’antica Corporazione mutò il nome in “Casa Matha” e al tempo di Dante annoverò tra i suoi soci un allievo del Sommo Poeta. La campana “Dantesca” è infatti dedicata al notaio ravennate Ser Pier Zardini, membro dell’Ordine dal 1304 al 1348, che, come ricorda il Boccaccio, era stato allievo ed amico di Dante. Il prezioso bronzo suona la nota do, con un diametro di cm 40, e nasce da un’idea e un progetto di Giovanni Fanti che, nel dicembre del 2019, è stato accolto con entusiasmo dall’intero Collegio degli Ufficiali dell’Ordine. La campana riporta un ritratto del “poeta”, oltre all’iscrizione virtus et honor, quest’ultimo il motto di Bernardino Bembo podestà di Ravenna nel 1483, che fece restaurare la tomba del Sommo poeta. Altre iscrizioni sono le terzine dantesche riferite a Ulisse e la dedica alla campana che recita: "in ricordo di Ser Pier Zardini socio della Casa Matha dal 1304 al 1348 – amico ed allievo di Dante". 

Durante la toccante fase della fusione e della colata del bronzo, la campana ha ricevuto la santa Benedizione di un illustre testimone, il Nunzio Apostolico messicano mons. Ramon Castro Castro, in visita alla fonderia.  La campana è stata fatta con la tecnica millenaria che contraddistingue ogni fase della lavorazione nella Fonderia Marinelli, l’azienda artigiana più longeva al mondo. "Per questo progetto - racconta Maurizio Piancastelli, primo massaro della Casa Matha - titolari e maestranze della bottega medievale hanno vissuto un’esperienza insolita e particolarmente emozionante perché si sono rapportati con un’istituzione altrettanto antica, che dedica l’opera a personalità coeve. La fama e la grandezza di Dante travalicheranno le ere e raggiungeranno l’eternità da lui sommamente descritta. Il bronzo sonante di Agnone ne canterà, ancora per molto tempo, la gloria". 

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