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Cronaca

La casa al primo posto: il bilancio del primo anno di "Housing First"

I numeri relativi al primo anno di sperimentazione sono: 50 persone coinvolte, di cui 30 inserite in 7 appartamenti a Ravenna e, da dicembre, anche in 2 abitazioni a Faenza.

E’ in programma per martedì 20 dicembre - dalle 9,30 alle 13,30 - nella Sala Muratori della Biblioteca Classense di Ravenna il seminario gratuito “Prima la casa: l’abitare sociale innovativo”, organizzato dal Consorzio Sol.Co per presentare il bilancio del primo anno di attività del progetto sperimentale Housing First, realizzato grazie al finanziamento del Comune di Ravenna e del Ministero dell’Interno - Fondo LIRE UNRRA. “Housing First è un metodo che consiste di azioni mirate alla stabilità abitativa in un’innovativa formula di welfare mix - spiega Dora Casalino, coordinatrice del progetto -. I destinatari del progetto sono principalmente persone che per varie ragioni hanno perso la casa, a volte il lavoro e la rete sociale”.

I numeri relativi al primo anno di sperimentazione sono molto buoni: 50 persone coinvolte, di cui 30 inserite in 7 appartamenti a Ravenna e, da dicembre, anche in 2 abitazioni a Faenza. Di queste 30 persone, 2 hanno lasciato volontariamente il progetto per una soluzione abitativa completamente autonoma e 13 verranno ospitate in nuovi appartamenti con l’inizio del 2017. “Il Comune di Ravenna ha svolto un ruolo essenziale in questo anno di lavoro grazie all’istituzione e al coordinamento del tavolo Housing First, che collabora all'individuazione delle persone da coinvolgere - continua Casalino -.  ‘Partecipazione’ è dunque la parola chiave: coinvolgimento del pubblico e del privato sociale, ma soprattutto delle persone, affinché tornino ad essere protagoniste delle proprie scelte, a cominciare dalla candidatura spontanea al progetto per proseguire con la partecipazione ai costi abitativi, in forma autonoma o, in caso di indigenza,  grazie al contributo dei Servizi sociali”. A Ravenna, il metodo messo in atto prevede la coabitazione, sostenuta e facilitata da una équipe di riferimento. Oltre alla casa, il progetto fornisce ulteriori opportunità di empowerment e verifica delle competenze, grazie a laboratori facoltativi organizzati dalla cooperativa RicercAzione e dal Consorzio Fare Comunità.

Anche i proprietari immobiliari che hanno messo a disposizione di Housing First i propri appartamenti sono soddisfatti: “Sono contento della scelta di destinare il mio appartamento a questo progetto - racconta Carlo Rossi di Ravenna -. Oltre al risvolto sociale posso contare su diverse garanzie per la mia abitazione: affitto sicuro (garantito dal Consorzio Sol.Co), lavori di migliorie in caso di bisogno e un’équipe di riferimento per qualsiasi tipo di richiesta o problema. Inoltre mi sento molto fortunato, perché i tre signori che adesso coabitano nella mia abitazione sono brave persone e si vede che sono molto seguiti. E’ un buona esperienza che mi sento di consigliare ad altri proprietari immobiliari e che spero duri più possibile”.

Durante l’incontro del 20 dicembre oltre ai risultati raggiunti verranno approfonditi e messi a confronto diversi metodi utilizzati per far fronte all’emergenza casa e si delineeranno i possibili sviluppi del progetto. Interverranno esponenti del Comune di Ravenna, del Consorzio Sol.Co, della fio.PSD, della Regione ER e dei territori che in Romagna stanno sperimentando il metodo.

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