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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

La Chiesa di San Romualdo diventa la 'casa' dell'Orchestra giovanile Cherubini

Il sindaco: "Ovviamente lo spazio potrà essere utilizzato anche dalle altre orchestre e istituzioni musicali e culturali della città, in primis dall’Istituto Verdi"

San Romualdo diventerà la “casa” dell’Orchestra giovanile Luigi Cherubini. Ad annunciarlo è il sindaco Michele de Pascale: "Mi fa molto piacere annunciare, ancora di più in questo momento tanto difficile per il mondo della cultura e della musica, che l’Orchestra giovanile Luigi Cherubini avrà presto una “casa” in città, in grado di ospitare in spazi adeguati questa esperienza così straordinaria. L'orchestra, fondata da Riccardo Muti nel 2004, vede il Comune e Ravenna Manifestazioni fra i suoi soci, e da allora ha regalato alla nostra città momenti indimenticabili di grande visibilità internazionale, come accadrà anche i prossimi 22 e 29 novembre con due concerti diretti dal Maestro Muti in diretta streaming. Insieme al Maestro, verso cui siamo tutti immensamente riconoscenti, nei giorni scorsi abbiamo fatto un sopralluogo alla chiesa di San Romualdo del complesso della Biblioteca Classense, che abbiamo riconosciuto, anche su conferma dei tecnici, spazio appropriato per realizzarvi un auditorium che possa appunto ospitare la Cherubini in maniera stabile. La relazione fra la musica, il patrimonio della biblioteca e le sale studio e di pubblica lettura arricchirà ulteriormente l'offerta culturale della città. Ovviamente lo spazio potrà essere utilizzato anche dalle altre orchestre e istituzioni musicali e culturali della città, in primis dall’Istituto Verdi".

Parte ora un lavoro tecnico, in collaborazione con le Fondazioni Ravenna Manifestazioni e Luigi Cherubini, per gli adeguamenti acustici e strutturali, che partiranno dopo la conclusione della mostra "Dante gli occhi e la mente", per essere pronti per l’ottobre del 2021. "Il costante impegno verso le nuove generazioni del Maestro Muti - commenta il primo cittadino - non è solo un gesto di grande altruismo e generosità verso il proprio paese, ma è un monito costante per tutti a fare quanto nelle nostre possibilità per sostenere i giovani artisti e le giovani artiste nel loro percorso di crescita personale e professionale e per tramandare di generazione in generazione l'unicità della cultura italiana. I momenti di difficoltà sono anche quelli in cui maggiormente si pensa al futuro e si dà concretezza a progetti nuovi e di grande respiro e questo è uno di quelli. Dare vita qui a Ravenna ad un luogo dove giovani musicisti possano sentirsi accolti e possano crescere in un percorso che poi li porterà a suonare nelle orchestre di tutta Europa è un grande onore per la nostra comunità”.

“Nella mia veste di presidente del conservatorio Verdi di Ravenna – dichiara Adriano Maestri – ho accolto con grande compiacimento la decisione annunciata dal sindaco riguardo la valorizzazione ad auditorium della bella chiesa dedicata a San Romualdo nel pieno centro di Ravenna. La nostra città meritava questa ulteriore attenzione verso la musica e la cultura, specie in un momento come questo in cui possiamo usufruirne solo grazie alle trasmissioni televisive e a internet. Ne godrà in primis l’orchestra Cherubini, che troverà a Ravenna una propria casa, ma anche il nostro valoroso conservatorio e le associazioni dedite alla musica che potranno utilizzarla per loro manifestazioni. È un gran bel progetto per il quale ringrazio il sindaco, ma non meno il maestro Riccardo Muti che ha avviato i lavori per arricchire di questa ulteriore opportunità la nostra città, dimostrando sempre un’attenzione molto forte per Ravenna”.

“Lo spazio per l'orchestra è lo spazio per eccellenza per la musica – afferma la direttrice del conservatorio Verdi Anna Maria Storace -, e una sala in comune rappresenta sempre un valore aggiunto. L'Orchestra Cherubini e il conservatorio della città nello stesso spazio è una luce che si accende per tutti noi. Poter avere una orchestra stabile di così grande valore e dare uno spazio ai giovani studenti dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica rappresenta il connubio perfetto. Studi e professione in un solo luogo senza soluzione di continuità. Tutta la città aspettava da tempo questo evento, proprio in un periodo come questo in cui la progettualità e il futuro sembrano essere messi a dura prova dalla emergenza sanitaria, e il concretizzarsi del sogno di un luogo dove i giovani della Cherubini e i giovani del Verdi possano studiare, fa battere il cuore di gioia e fa sorridere ad una speranza di futuro. Un posto per studiare, ma anche un posto per poter accendere un legame con il territorio perché il conservatorio deve poter far fare esperienza diretta ai suoi studenti del rapporto con il pubblico, deve poter produrre musica, teatro, ricerca. Questo spazio è l'ossigeno che mancava alla circolazione sanguigna della musica. Un sogno a lungo desiderato che si avvera. Grazie a tutti coloro che lo hanno reso possibile”.

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