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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Faenza

La Comunità faentina fa squadra e regala uno strumento innovativo all'ospedale

La tecnologia di questa apparecchiatura permetterà una valutazione più accurata della perfusione intestinale e una più chiara identificazione di alcune strutture anatomiche

La Chirurgia di Faenza ha da oggi una nuova colonna laparoscopica “4K ultraHD Olympus” con modulo integrato per l’utilizzo intraoperatorio del verde indocianina e tecnologia innovativa, grazie alla quale i chirurghi hanno un importante sostegno per eseguire procedure laparoscopiche con altissima definizione. E, cosa ancor più bella, questa apparecchiatura altamente innovativa è stata regalata all’Azienda Usl della Romagna da tanti donatori, ognuno per le sue possibilità. L'apparecchio è stato inaugurato martedì mattina alla presenza del sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi, del direttore dello Ior (che oltre a contribuire economicamente ha anche fatto da “collettore” tra tutti i donatori) Fabrizio Miserocchi, del direttore dell’Ausl Romagna Marcello Tonini e del direttore dell’unità operativa di Chirurgia dell’Ospedale “per gli Infermi” Giampaolo Ugolini.

Nello specifico tale strumentazione permetterà - come illustrato dal dottor Ugolini - di avere una definizione di immagine impensabile fino a pochi anni fa. La tecnologia di questa apparecchiatura permetterà una valutazione più accurata della perfusione intestinale e una più chiara identificazione di alcune strutture anatomiche. Si tratta di uno strumento tecnologico all’avanguardia, di ultima generazione attualmente in dotazione a pochissimi centri in Italia e in Europa. Un prezioso regalo che la Comunità Faentina e Romagnola ha fatto all’ospedale “per gli Infermi”: la cifra raccolta ammonta a 156.104,84 euro.

Il dottor Ugolini ha quindi rivolto un ringraziamento particolare al Comune di Faenza nella figura del sindaco Giovanni Malpezzi che, insieme all’Istituto Oncologico Romagnolo, ha colto l’importanza di tale iniziativa benefica promuovendola nel territorio. "Ma altrettanta gratitudine va a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questo progetto (singoli cittadini, cooperative, fondazioni e le realtà tutte che hanno contribuito) - aggiunge Ugolini - rispondendo con partecipazione inimmaginabile e perseguendo l’obiettivo in pochi mesi. Di fronte a tanta generosità sentiamo tutta la responsabilità di accrescere sempre di più la qualità del trattamento chirurgico che offriamo ai nostri concittadini e a quanti si rivolgono all’Ospedale di Faenza. La chirurgia di Faenza negli ultimi anni ha implementato notevolmente l’attività di chirurgia dell'apparato digerente con tecnica mini-invasiva all’avanguardia, così come avviene nei maggiori centri di riferimento nazionali e internazionali”.

Quest’anno sono stati eseguiti già oltre 250 interventi di chirurgia colo-rettale (principalmente per cancro del colon retto e malattie infiammatorie intestinali) con tecnica laparoscopica (456 gli interventi complessivi) e, indicatore di qualità, la maggior parte dei pazienti è stata dimessa a quattro giorni di distanza dall’intervento. “Un lavoro di squadra – ha rimarcato Ugolini - che parte dalla Direzione della Azienda Ausl Romagna, col personale medico (in particolare anestesisti, gastroenterologi, oncologi e radiologi e) e infermieristico del nostro Ospedale che contribuisce in maniera determinante a offrire ai nostri cittadini un servizio chirurgico di qualità”.

La qualità percepita dal reparto è stata citata anche dal sindaco Malpezzi: “La lettera del dottor Ugolini che ci chiedeva di condividere questa avventura della raccolta fondi – ha raccontato – porta la data del 6 settembre 2017; in 15 mesi abbiamo centrato il risultato. Non solo: vi è stato un piccolo surplus rispetto al budget iniziale che ha consentito di acquisire anche ulteriori dotazioni optional per la colonna. Se questo è stato possibile è perché questo reparto e questo ospedale hanno una reputazione virtuosa tra la cittadinanza, oltre che per la generosità e lungimiranza di tutti i donatori, ai quali anche il Comune dedicherà un momento di ringraziamento ad hoc, con tutta probabilità il 23 gennaio prossimo in teatro”.

Il direttore Ior Miserocchi ha rimarcato come “Ior sia felice di affiancarsi ed aiutare le realtà sanitarie virtuose di tutti i territori della Romagna. Quando siamo stati coinvolti in questa donazione la cosa ci è subito piaciuta e oltre a dare un nostro contributo diretto di ventimila euro, abbiamo provveduto a coordinare le donazioni anche di tutti gli altri soggetti. Continueremo a stare al fianco della sanità faentina e di tutta l’intera Romagna con grande impegno”.

Ha chiuso i lavori il direttore generale Tonini, esortando i professionisti "a lavorare sempre più insieme e in stretta sinergia. Il concetto della rete delle cure, cui stiamo lavorando, è e sarà sempre più il valore aggiunto di questa Ausl della Romagna. L’esempio che ci viene da questi donatori va a sua volta in questa direzione dell’esaltazione dell’unità. Reti che valorizzano anche i singoli ospedali, come quello di Faenza, presso il quale, per fare un solo esempio, nei prossimi mesi provvederemo a svolgere le pratiche per l’individuazione e nomina dei primari di Ortopedia e Medicina”.

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